LA PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA NELLO SCANDALOSO STIPENDIO DEL REQUIRENTE DIRIGENTE APICALE SALVI, EX PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE
I numeri parlano chiaro e vengono da fonte autorevole, quella del Ministero della giustizia con dati aggiornati al 5 novembre 2021.
L’ex Procuratore generale della Cassazione Salvi prendeva annualmente euro 610.075, di cui euro 567.474 di trattamento ‘fondamentale’ ed euro 42.601 di trattamento ‘accessorio’. Unico magistrato con funzioni direttive apicali requirenti di legittimità.
Il Procuratore Generale aggiunto prende annualmente, invece, euro 358.742.
Unico magistrato con funzioni direttive superiori di legittimità.
Il primo presidente della Cassazione invece prende euro 195.274 come magistrato con funzioni direttive apicali giudicanti di legittimità.
Meno di un terzo del Procuratore Generale Salvi, che sedeva con lui insieme a Mattarella nel Comitato di Presidenza del Consiglio superiore della magistratura, il disastroso CSM tanto disastrato dal caso Palamara, con dimissioni massicce.
E meno male che dovrebbe essere il più alto magistrato d’Italia, quello meglio pagato, il cui tetto retributivo annuale massimo di euro 240.000, che il Presidente Curzio non raggiunge, dovrebbe costituire il tetto massimo invalicabile per tutti i dirigenti dello Stato, compresi i magistrati.
Imbarazzante e incredibile, soprattutto alla luce della scandalosa circolare Salvi, che assolve se stesso e tutti i magistrati coinvolti nel caso Palamara.
Scusi Presidente Mattarella, una domanda.
Ma Lei, che ha presieduto il Csm per sette anni e che adesso lo presiederà per altri sette anni, al di fuori della prassi costituzionale, non si era accorto di nulla?
Perché è stato riservato al vertice della magistratura requirente quello stipendio così alto e superiore anche a quello del Presidente della Corte costituzionale?