Foggia: Emergenza senza fine anche al cimitero
Riposare in pace a Foggia fra un po’ sarà un problema o almeno, dopo morti, prima di farlo potrebbe durare un un lungo periodo, anche 6 mesi mesi.
La denuncia viene dal segretario cittadino della Lega Antonio Vigiano. Il Covid, secondo alcuni, ha solo accelerato un’emergenza strutturale che sarebbe comunque esplosa. Pertanto il comune si deve dare una mossa e attivarsi ad autorizzare la costruzione di nuove cappelle.
“Alla decisione di non costruire più nuove cappelle comunali, infatti, si aggiungono negli ultimi tempi anche le mancate autorizzazioni alle estumulazioni. Il concessionario bussa da mesi alle porte di Palazzo di Città ma allo stato nessuna risposta – continua Vigiano – Una situazione grottesca ed indecente, che rischia di portare il cimitero di Foggia al collasso già dopo l’estate. Numeri alla mano, il conto è presto fatto: Foggia registra una mortalità media di 90 cittadini al mese, al concessionario cimiteriale sarebbero rimasti neanche 300 loculi, tra l’altro tutti nella parte vecchia, molti nelle cripte. È chiaro che, se non sopraggiungono celermente nuove autorizzazioni alle estumulazioni, la città rischia di vivere presto quanto già accaduto in altri comuni tipo Roma, dove le bare sono state ammassate in capannoni in attesa di degna sepoltura. Senza trascurare il problema igienico-sanitario che investirebbe la città.
Il segretario della Lega Vigiano-continua- “Ogni autorizzazione alle estumulazione prevede passaggi burocratici lunghi, che devono naturalmente coinvolgere le famiglie dei defunti”,. “Concederle oggi, pertanto, non significherebbe scongiurare tout court il problema. Possiamo però ancora contenerlo. Il Comune si dia una mossa: urgono provvedimenti ad horas”.