Foggia:Minacce al procuratore della Repubblica dott.Vaccaro
Dei manifesti sono stati attaccati in maniera artigianali sugli alberi,per le vie della città di Foggia.In alcuni manifesti con scritte di morte indirizzate al procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e ad un maresciallo dei carabinieri sono apparsi a Foggia. “Procuratore Vaccaro – visto che mi costringi a diventare un assassino, ti ammazzerò”. I manifesti sono stati attaccati nel tardo pomeriggio di ieri su alcuni alberi che si trovano lungo la zona pedonale di Foggia. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, che stanno raccogliendo le immagini delle telecamere di sicurezza installate lungo l’isola pedonale di Foggia e che potrebbero aver registrato qualcosa di utile alle indagini. Il procuratore dott. Vaccaro è abituato a tali minacce,alcuni mesi fa fu fermato un uomo che andava in giro con un cartellone attaccato addosso dove minacciava il procuratore. Fu fermato dai Carabinieri della Stazione Principale di Foggia,in centro e denunciato a piede libero.
Considerazioni
Il mondo politico immediatamente ha reagito. Il senatore Luigi Vitali, componente della Commissione bicamerale Antimafia, ha dichiarato . «Abbiamo sollecitato più volte il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al fine di organizzare ed attivare interventi straordinari in terra di Foggia per contrastare le criminalità organizzata. Ci risiamo: manifesti con minacce di morte rivolte al procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, sono comparsi su alcuni alberi del centro della città nella serata di ieri». «Tutto questo – ha concluso Vitali – non è un gioco, insisto rivolgendomi direttamente al Ministro Lamorgese: intervenga immediatamente».
Secondo il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, «c’è un momento in cui lo Stato deve fare quadrato e mostrare la sua forza e se qualcuno pensa di poter rivolgere minacce di morte a coloro che tengono alta la bandiera della legalità, ogni intervento opportuno risulta improcrastinabile». «Il ministro Lamorgese, deve intervenire e noi sosterremo ogni sua iniziativa a riguardo: del resto, è da tempo che accendiamo i riflettori sul fenomeno dilagante della criminalità in Capitanata e dell’urgenza di tutelare la maggioranza dei cittadini perbene che chiede di poter vivere in condizioni di sicurezza e serenità».