Il ministro dell’Interno firma il protocollo tra le prefetture di Campobasso,prefetto dott. F.Cappetta e Foggia prefetto dott. C. Esposito e la Società Rete Ferroviaria Italiana
Prevenire il rischio di condizionamento o di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nella realizzazione di un’opera strategica come il Raddoppio della Linea Ferroviaria Pescara – Bari, nella tratta Termoli-Lesina, finanziata con risorse nazionali ed europee con 700 milioni di euro. Con questo obiettivo è stato firmato oggi dal ministro Lamorgese il protocollo tra le prefetture di Campobasso e Foggia e la Società Rete Ferroviaria Italiana SpA, segnale tangibile della «presenza dello Stato contro i tentativi di infiltrazione delle mafie» e dell’impegno messo in campo in questo momento complesso, anche attraverso forme di partenariato e collaborazione, per rilanciare lo sviluppo economico e sociale di questo territorio in una cornice di legalità e sicurezza.
È noto, infatti, che le mafie, ormai, rivolgono sempre più le proprie attenzioni ad ambiti affaristico-imprenditoriali, approfittando della disponibilità degli ingenti capitali di provenienza illecita. A ciò si aggiunge la disponibilità delle ingenti risorse, di provenienza nazionale ed europea, “fondamentali” per la realizzazione del PNRR.
Il protocollo consentirà, quindi, il rafforzamento degli strumenti concretamente spendibili sul territorio in chiave preventiva antimafia e anticorruzione, fornendo anche un chiaro segnale di compattezza delle istituzioni nel contrasto alla criminalità organizzata, come la Cabina di Regia che sarà istituita presso le prefetture per il monitoraggio degli impegni presi.
Tra le misure particolarmente incisive previste dall’intesa, il regime delle informazioni antimafia per tutte le fattispecie contrattuali, fatta eccezione per gli approvvigionamenti al di sotto di 9 mila euro, oltre all’istituzione di una banca dati “dedicata”, attraverso cui sarà assicurato il flusso informativo sulla filiera delle imprese in primo luogo al Gruppo Interforze Antimafia istituito presso ogni prefettura.
In quest’ottica, ha detto il ministro, «è necessario l’impegno di tutti per tutelare gli investimenti», ricordando che sono già stati sottoscritti diversi protocolli di legalità su base nazionale, tra cui quelli con i soggetti incaricati dell’erogazione delle agevolazioni pubbliche – ossia SACE che gestisce la garanzia statale ai prestiti, Agenzia delle Entrate che gestisce i contributi a fondo perduto e Cassa Depositi e Prestiti, che gestisce un “patrimonio rilancio” destinato alle grandi realtà produttive – con l’intento di assicurare condizioni di legalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche in chiave di prevenzione delle infiltrazioni criminali, garantendo anche l’immediata operatività degli interventi a supporto di cittadini e imprese.
Recentemente, poi, ha proseguito Lamorgese, sempre allo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose in alcuni settori, «ho sottoscritto con Confindustria uno schema tipo di protocollo di legalità».