Oramai il reddito di cittadinanza, a Napoli è diventato più redditizio della cocaina e si rischia meno. In 5 mesi incassati oltre sei milioni dai «furbetti»
In 5 mesi incassati oltre sei milioni dai “colletti bianchi artefici del reddito di cittadinanza”
Sono 1.204 i cosiddetti “furbetti” del Reddito di cittadinanza, ovvero le persone scoperte dai carabinieri.
Percepire indebitamente il sussidio dello Stato nell’ambito di una vasta operazione messa in campo tra il novembre del 2021 e l’aprile del 2022, cinque mesi nei quali sono stati percepiti illecitamente oltre 6 milioni e mezzo di euro tra Napoli e provincia
Sei milioni e mezzo di euro di sussidio con il reddito di cittadinanza sono stati percepiti indebitamente nel Napoletano.
E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri di Napoli che insieme a quelli dell’ Ispettorato del Lavoro con la collaborazione dell’Inps nel corso di controlli andati avanti per cinque mesi.
Dalle verifiche sono emerse 651 posizioni irregolari. Sono state 553 persone denunciate per truffa ai danni dello Stato.
Al setaccio sono state passate le richieste di sussidio avanzate tra Napoli e provincia da 1167 nuclei familiari e 2300 persone Nel solo comune di di Marano sarebbe stato elargito più di un terzo della somma a persone che non avrebbero, secondo i carabinieri alcun diritto: 125 il numero delle persone denunciate.
I carabinieri della Compagnia Napoli Centro che hannodenunciato per truffa aggravata 129 cittadini di nazionalità romena, residenti in diverse municipalità del comune di Napoli. Secondo la legge uno straniero può percepire il beneficio solo dopo aver risieduto in Italia per dieci anni, due dei quali continuativi.
I militari hanno appurato che i 129 non fossero residenti in Italia da 10 anni come invece falsamente dichiarato. Avrebbero percepito così, complessivamente, 700mila euro.
Nel comune di Pozzuoli (Napoli) sono stati scoperti 12 parcheggiatori abusivi con il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerso dai controlli che i carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno eseguito negli ultimi cinque mesi tra il capoluogo e la provincia.
Sequestrato anche il libretto postale di uno di questi al cui interno erano depositati quasi 13mila euro.