ANTONIO DE SABATO: scrive al commissario Magno al Prefetto Esposito al Procuratore della Repubblica Vaccaro

Lettera aperta ; Dott.ssa Marilisa Magno​

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Il 9 Aprile nella splendida cornice del teatro Giordano si è tenuta una serata di solidarietà, il cui intero ricavato è stato devoluto in beneficienza alla Caritas di Foggia a supporto dei bambini ucraini. Sono trascorsi già diversi giorni eppure le emozioni sono ancora forti nonostante uno spiacevole episodio abbia rischiato di compromettere la buona riuscita dell’evento e sul quale ritengo si debba fare chiarezza. Non avendo mai avuto il piacere di incontrarla mi presento, mi chiamo Antonio De Sabato , sono Presidentedell’Associazione culturale Possibili Scenari  e referente alla Legalità per l’AICS comitato provinciale Foggia.

Sono stato Consigliere Comunale di opposizione, anche se per pochi mesi,  nell’ultima nefasta esperienza amministrativa Attualmente insieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di presentare alla città “ Progetto Concittadino Foggia” e raccogliere così il frutto del  lavoro di questi primi 3 anni di impegno,  nella speranza di trovare un luogo in cui esprimersi  in senso civico e partecipato. Le scrivo questa lettera a cuor leggero,  perché non condivido le ragioni con cui si è deciso di non accogliere la richiesta del Patrocinio morale del Comune presentata in occasione dell’evento di solidarietà  “Note di Pace”.

Ho sempre evitato qualsiasi tipo di polemica e giudizio sull’operato della Commissione, ritenendo fin dal principio il Commissariamento del Comune una medicina amara ma inevitabile al punto in cui eravamo. Con la stessa onestà trovo sconcertante  la decisione con la quale Lei dott.ssa Magno , ha inteso rigettare il Patrocinio morale richiesto con nota 38964 del 29/04/2022 dall’associazione culturale Possibili Scenari, e comunicata ufficialmente solo il 06/04/2022 a pochi giorni dall’evento .

Si fa fatica a comprendere come l’articolo 3 lettera B del Regolamento per la concessione del Patrocinio ,che  così recita “ sono esclusi dalla concessione di patrocinio le iniziative e le manifestazioni che siano promosse da partiti, movimenti politici o organizzazioni …” possa essere esteso ad un’associazione  il cui tipo di attività è esclusivamente per fini culturali e ricreativi come si evince  dal codice 949920 del certificato di attribuzione del codice fiscale. 

Alla scelta del diniego di patrocinio morale è poi seguita la richiesta del pagamento dell’uso del Teatro per frazione di giornata per la cifra di € 1.200,0, inizialmente concesso a titolo gratuito con nota 38760 del 28/03/2022 a firma del dirigente Carlo Di Cesare, soldi che potevano essere destinati in beneficienza e concorrere alla raccolta fondi.

Una situazione grottesca  e incomprensibile che impone  una riflessione sul metodo da cui è scaturita l’adozione di  una decisone quantomeno discutibile se non illegittima, in base al quale un’associazione culturale è stata associata ad un’aggregazione di carattere politico senza alcun riscontro oggettivo  ed in barba al buon senso.

Le chiedo se ha cognizione che il sentire comune ha avvertito il peso di tale scellerata scelta come  mortificazione dell’enorme impegno che tanti volontari e giovani  hanno profuso per un evento di  solidarietà in un momento tra l’altro così delicato per la nostra comunità.

Siamo  consci del difficile compito che Lei ha nel traghettare la macchina amministrativa ma questo non può esentare dalla responsabilità di sostenere, senza recare pregiudizio alcuno , le numerose iniziative di solidarietà che con sacrificio vedono impegnati tanti foggiani.

Quello che emerge alla fine di questa triste storia è che da una parte lo Stato e i suoi rappresentanti  giudicano un’intera comunità rea di votare loschi personaggi da oltre vent’anni, dall’altra inopinatamente si colpisce  chi ha avuto il coraggio di esporsi e opporsi a questa situazione.Insomma se dall’impegno civico deriva un pregiudizio per un onesto cittadino, qual è il senso  le chiedo, di rivolgere appelli  alla mobilitazione di una comunità auspicando una rivoluzione culturale e delle coscienze?

Non conosco altri metodi per attuare questo cambio di mentalità se non dando seguito all’impegno assuntoattraverso iniziative culturali che nulla hanno a che fare con la politica intesa come appartenenza  o propaganda.

Sebbene sia opinione diffusa  affermare che in democrazia nessun evento della vita è esente dalla politica, credo sia un errore non distinguere l’impegno civico da quello teso unicamente alla rappresentazione di logiche di potere lontane anni luce dal perseguimento del bene comune.

Ricucire un tessuto sociale lacerato è un compito che richiede cura, passione e sacrificio ma se l’azione di questo commissariamento è improntata unicamente alla riduzione di ogni spazio di partecipazione  democratica , allora avremo come unica conseguenza l’esatto opposto ovvero la ricomposizione delle vecchie logiche del passato. Il pericolo insito in queste disattenzioni o malintesi è tutto nel detto “ si stava meglio quando si stava peggio”.

Non solo il rammarico per una decisione incomprensibile a margine di un evento di solidarietà che per la prima volta scaturiva dalla partecipazione e dal senso di aggregazione di diverse associazioni che tanto bene stanno facendo per la città di Foggia .

Ma Il timore che questa  stessa cifra stilistica possa aver determinato l’interruzione del  procedimento teso a dar seguito ad un’altra iniziativa, questa volta in difesa dei diritti umani  e precisamente per la libertà dello studente Patrick Zaki , a questo punte pare fondato.

Siamo ancora in attesa di capire il perché non si possa ancora  procedere con l’esposizione del banner raffigurante il volto di Patrick,  avendo ottenuto parere favorevole dalla soprintendenza ed essendoci un ordine del giorno esplicito votato dal Consiglio Comunale che impegnava il Comune stesso  in tal senso. A quanto fin qui esposto cara dott.ssa Magno, si aggiunge il diniego a ricevere il sottoscritto anche quando in seguito a numerose pressioni ,  si è aperta un’interlocuzione con i partiti o movimenti politici, esponendo come motivazione  l’assenza di radicamento di Progetto Concittadino sia a livello regionale che nazionale.

Quindi siamo all’impossibilità oggettiva di impegnarsi per la propria comunità, per cui ogni sforzo viene ricondotto ad un unico e indelebile pregiudizio.

Sono ancora convinto che la ripartenza della nostra città passi soprattutto per la difesa dei diritti degli altri, delle persone diverse da noi , perché è in questa mobilitazione che si ri-genera un nuovo senso di legalità e coesione sociale.

La bacchetta magica non esiste, però esistono scelte che creano condizioni migliori, come salire in  macchina ed allacciarsi la cintura .

Non è a lei cara Magno che chiediamo di risolvere i problemi della nostra comunità , non è questo il punto, perché è compito della politica far vivere la gente in pace.

A lei chiediamo solo la possibilità di riappropriarci di quegli spazi di democrazia preclusi in passato da chi era solito scambiare il diritto con il favore e per fare questo sarà necessario ​ un diverso approccio non solo da parte dei cittadini ma anche delle istituzioni. 

Come i commissari hanno il compito di ripristinare le condizioni di legalità così i cittadini hanno il dovere di sostenere e attivarsi per ri-stabilire le condizioni di agibilità in un contesto di convivenza e partecipazione civile.Nelringraziarla per il tempo che vorrà dedicare alla comprensione  di questa lettera e con l’augurio di poterla incontrare presto personalmente,  chiudo parafrasando JFK:  “Il momento per riparare il tetto è quando il sole sta splendendo, perché poi se piove e non sei riparato, l’acqua ti fa più male”.

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