Puglia :sindacati della Polizia Penitenziaria pronti allo sciopero della fame contro la drammatica situazione
“Oggi sono stato al fianco della polizia penitenziaria che protestava davanti al carcere di Foggia perché le condizioni di servizio e di sicurezza in cui operano ormai da tempo gli agenti delle tre case circondariali presenti in Capitanata (Foggia, Lucera e San Severo) sono insostenibili. Sentiamo e leggiamo di continue aggressioni violente ai danni di poliziotti penitenziari da parte dei detenuti, in una situazione carceraria che vede le strutture sovraffollate e turni massacranti per chi ci lavora”.
Il consigliere della Regione Puglia Antonio Tutolo, presidente della Seconda Commissione consiliare, sostiene la protesta dei poliziotti penitenziari e annuncia che ha presentato una richiesta di audizione urgente dell’assessore alla Sanità Rocco Palese, del direttore di Dipartimento per la promozione della salute Vito Montanaro e delle organizzazioni sindacali che rappresentano il personale di polizia penitenziaria, per approfondire, in base all’ambito di propria competenza, la situazione dell’assistenza sanitaria e psicologica dei detenuti nonché cercare soluzioni di rapida fattibilità.
“L’audizione è fissata per il 4 aprile – spiega il consigliere Tutolo – e lo scopo è vederci chiaro nella gestione del servizio sanitario ai detenuti da parte delle Asl, soprattutto per quelli con problemi psichiatrici. E sì, perché scarseggia il personale qualificato che deve seguire questi detenuti che scontano la pena in sezioni comuni e non in specifici reparti. Il disagio psichico è ormai una componente costante della realtà penitenziaria, prevalente nella popolazione detenuta: un soggetto su cinque ne mostrerebbe i sintomi. Secondo i dati raccolti, il quadro che si profila è quello dell’emergenza sanitaria per l’aspetto della cura psichiatrica della popolazione carceraria. Insomma, hanno chiuso i manicomi criminali, ma c‘è carenza di medici psichiatrici nelle carceri della Puglia, proprio quelle più affollate d’Italia. Questa emergenza sta determinando episodi sempre più frequenti di scompenso psichico nel corso dell’espiazione della pena. La convivenza tra i detenuti, non adeguatamente assistiti e allocati in sezioni detentive comuni, risulta difficile e spesso conflittuale, rappresentando grossi rischi per il personale di po