Mario Lerario esce dal carcere e va ai domiciliari, l’ex capo della Protezione civile in Puglia
Lerario era stato arrestato il 23 dicembre 2021 per delle presunte mazzette “abbiamo effettuato un regalo di nostra iniziativa”.
Dopo ben 84 giorni di detenzione Mario Lerario ex capo della Protezione Civile esce dal carcere e va agli arresti domiciliari.
La dottoressa Giulia Romanazzi che ha presieduto Tribunale del Riesame con i due giudici a latere G.Montemurro e Arcangela Ronanelli,dopo la relazione il tribunale del riesame ha accolto la richiesta scarcerando il Lerario e mandandolo agli arresti domiciliari. L’avvocato Michele Laforgia soddisfatto della determinazione del tribunale.
L’avvocato soddisfatto del responso perchè nella richiesta ha sottolineato che “ Lerario, non potrebbe reiterare i reati”. L’avvocato Laforgia inoltre ha voluto evidenziare la “concreta consapevolezza del proprio errore,effettuando immediatamente le dimissioni dal servizio, perche il suo comportamento ha arrecato un danno all’immagine dell’ente Regione Puglia”.
Inoltre l’avvocato ha dichiarato che “le due donazioni di denaro sono state documentate e ammesse dagli stessi indagati” e che, nonostante abbia fatto svolgere una bonifica ambientale delle microspie installate dagli inquirenti nell’ufficio del Lerario, le intercettazioni -sono proseguite sino al 23 dicembre 2021 giorno in cui è stato tratto in arresto,dopo aver filmato le consegne delle presente mazzette. Inoltre Laforgia ha evidenziato che in carcere c’erano 83 casi Covid, bisognerebbe “ricorrere alla misura inframuraria in presenza di concreti pericoli per la sicurezza e l’ordine pubblico”.
Evidenziamo che il procuratore Roberto Rossi e l’aggiunto Alessio Cocciolierano presenti,opponendosi alla scarcerazione, illustrando che la bonifica delle microspie e le dimissioni non ridurrebbero i rischi di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati.