“ll Foggiano e la Bat in ‘zona rossa’”: Emiliano scrive al ministro Speranza per chiedere il lockdown sulle due province. “Strutture sanitarie al limite e contagio in aumento. Decisione presa sulla base dei dati per garantire il diritto alla salute di tutti”

Sulla base delle relazioni tecniche approntate dalla struttura di coordinamento e monitoraggio dell’emergenza epidemiologica, e dalle direzioni generali delle Asl di Foggia e Bat, che risultano fortemente sotto pressione, con un prevedibile sovraccarico del sistema nell’arco delle prossime settimane, in coordinamento con i sindaci dei capoluoghi dei rispettivi territori Emiliano ha deciso: il presidente della Regione Puglia ha scritto al Ministro Speranza per chiedere che le province di Foggia e Bat passino in “zona rossa”. L’atto è previsto dall’impianto normativo del Dpcm in vigore che consente ai presidenti di regione e sindaci di proporre e adottare in accordo con il ministro della Salute specifici provvedimenti restrittivi per i territori il cui livello di rischio epidemiologico, analizzati i 21 parametri, sia elevato e di massima gravità. “Dall’analisi dei 21 indicatori – si legge nella lettera – distinti a livello provinciale per le due aree, emerge un contesto preoccupante in cui i valori di Rt, combinati con l’incidenza numerica dei nuovi casi riscontrati giornalmente, si caratterizzano per un progressivo ed inarrestabile incremento”. “Tale progressione del livello epidemico – continua la missiva – induce a ritenere che nelle suddette aree, anche in virtù della programmata espansione della rete di assistenza Covid-19, si produrrà una riduzione di offerta dei livelli di assistenza in favore dei pazienti non Covid-19”.Una decisione presa, dunque dai Governatore e dai sindaci, anche per garantire il diritto alla salute per i malati non Covid. Per ciò che riguarda più nello specifico il Foggiano, non è stato evidentemente considerato bastevole, dunque, in vista di un andamento epidemiologico fortemente preoccupante, il supporto che il nuovissimo Dipartimento di Emergenza e Urgenza in viale Pinto (già operativo in alcuni reparti e in via di rapidissima attivazione per gli altri previsti) si era sperato potesse apportare- prendendo in carico i malati non Covid – per decongestionare il Riuniti di Foggia e le altre strutture ospedaliere del capoluogo dauno. 

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