Bitonto, immobili confiscati alla mafia trasformati in spazi per disabili
Due appartamenti confiscati saranno trasformati in b&b e casa di comunità. Il Abbaticchio sindaco:”I lavori al via a gennaio, mai abbandonata la zona 167”
Due immobili sequestrati alla criminalità organizzata locale, saranno consegnati alla collettività. Il comune di Bitonto gira nuovamente pagina con il riuso di due appartamenti che saranno destinati a finalità socialiper persone diversamente abili. Un modo per riscattare cio’ che la delinquenza ha effettuato nel comune barese. Gli immobili sono ubicati uno via Muciaccia e l’altro in via Togliatti, dove troveranno spazio delle nuove realtà a misura di disabili e di soggetti a rischio devianza: rispettivamente un b&b e un appartamento che sarà adibito a punto d’incontro.
«Nella giornata mondiale dedicata all’attenzione alle disabilità, il nostro Comune ha aggiudicato i lavori per la ristrutturazione di due appartamenti confiscati alle mafie. Finalmente, a gennaio, potranno partire i cantieri per realizzare un bedand breakfast ed un appartamento per l’autonomia gestiti da persone con diverse abilità in via Muciaccia e in via Togliatti» annuncia il sindaco Michele Abbaticchio. I lavori di trasformazione dureranno massimo sei mesi e consentiranno di terminare alcune rifiniture e di procedere con gli arredi Per la prossima estate saràtutto pronto. «Oltre 500.000 euro di fondi europei intercettati dal Pon Sicurezza che daranno la possibilità, aggiunge il primo cittadino, a tante ragazze e ragazzi di vivere una nuova, entusiasmante, avventura».
L’intendo è realizzare dei laboratori nei quali tutti i soggetti con disabilità, sia psichica che fisica, possano diventare parte attiva di un progetto di autorecupero. Da una parte una casa di comunità,sul modello diffuso in molte città italiane, dall’altro una vera e propria attività imprenditoriale, con l’aiuto e la gestione di una associazione di genitori di disabili. Il tutto all’interno di stanze e pareti confiscati alla malavita e ora restituiti alla legalità.
Nel 2017, proprio in via Muciaccia, dove dieci anni prima fu confiscato al primo piano l’appartamento appartenuto a un noto esponente della malavita locale, ci furono forti polemiche per l’arrivo di Libera e per lo striscione che l’associazione decise dei esporre dal balcone. «Il nostro Comune – sottolinea il sindaco Abbaticchio – non ha mai abbandonato la zona 167, il quartiere più vasto e popoloso. Anzi, noi rilanciamo e continuiamo a lasciare tracce e segnali. Abbiamo deciso di dedicare le strutture, completate con i fondi dell’Unione europea quindi a costo zero per il Comune, a Pio La Torre, il deputato siciliano che fu assassinato per aver ideato la legge sulla confisca dei beni di proprietà ai mafiosi. A lui va la dedica di un Comune e una città che non si arrende al “tanto sono tutti uguali”».