Cosa accade alla Procura di Potenza?Scontro tra il Presidente del Tribunale e la Procura.”Non giudichero’ l’organizzazione degli uffici di Trani e Taranto”

Cosa accade alla Procura di Potenza? Il tribunale del riesame che ha annullato  il provvedimento cautelare applicato nei confronti del prof. Enrico Laghi emesso da  Francesco Curcio ,con la liberazione dagli arresti domiciliari e la “riqualificazione della sua imputazione relativa agli incarichi professionali conferiti all’ avv. Giacomo Ragno del reato di cui agli artt. 110, 319 quater,salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce  taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei anni a dieci anni e sei mesi) ed esclusa ogni ulteriore contestazione annullata l’impugnata ordinanza”. Incidente probatorio, meccanismo processuale che permette l’anticipazione della formazione della prova nella fase delle indagini preliminari, che è stato rinviato in quanto la Procura di Potenza aveva depositato un documento pieno di “omissis” che di fatto impedivano agli avvocati  della difesa di Laghi di controbattere. Nella giornata di ieri, 29 ottobre la Procura di Potenza ha notificato l’avviso di conclusione d’indagine per il successivo troncone di indagine che ha origine dalla vicenda giudiziaria che ha colpito l’ex-procuratore Capristo a capo di entrambi le Procure Trani-Taranto.

Se leggiamo bene le carte, ci rendiamo conto che ci sono delle anomalie processuali, persino per stessa ammissione della procura di Potenza che vi ha inserito anche delle ipotesi di reato tutte prescritte.(perché mai?) La procura di Potenza ha contestato all’ex procuratore Capristo  fatti accaduti (nella città Federico II nel XIII, di Trani fino al 06/05/2016). PIn congruenza giurisdizionale, perché le indagini che in realtà sarebbero state di competenza della Procura di Lecce, e non di quella lucana, che a parere nostro, è uscita fuori le sue competenze creando un disagio e un conflitto all’interno del C.S.M. Conseguenza di  questa sua tracimazione ha portato anche alla contestazione dei reati commessi “in Trani, Molfetta, Bisceglie e altre citta della Puglia fra il 2011 e la inizio del 2014,oltre a fatti accaduti nel 2010 fino ai giorni in cui è stato arrestato. 

Se entriamo nel particolare, guardando sempre le carte che pubblichiamo,a Capristo  si unisce la posizione dell’ex magistrato Michele Nardi, per fatti eventualmente accaduti sempre “in Trani, in permanenza dal 2007 fino al 2016” dimenticando che Nardi è già stato peraltro indagato, imputato e condannato dal Tribunale di Lecce,competente per i reati commessi da giudici della Procura di Trani.Pertanto se la procura di Lecce ha competenza su Trani,Potenza quale competenza ha? Non si comprende quale sia competenza specifica della Procura di Potenza su fatti accaduti su un foro giudiziario per il cui operato è competente sempre la Procura di Lecce.

Ci domandiamo, in queste indagini la Procura Lucana si è  sentita una  “ Procura Nazionale con poteri speciali ” (senza di fatto esserlo ) e dopodichè come mai i sostituti delegati da Curcio non abbiano indagato per identificare eventuali connessioni, visto che l’avv. Amara aveva fatto rilevazioni sia su Trani sia su Ilva e sia sulla loggia Ungheria che ha coinvolto anche il super poliziotto,Paradiso,e la Procura di Milano dove sta indagando,per competenza la Procura di Brescia, oltre ai 15 componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. Ricordiamo a chi ci legge che 15 consiglieri del CSM avevano votato in favore della nomina di Carlo Maria Capristo a procuratore di Taranto.

Troviamo strano che la Procura di Perugia, competente per i reati commessi dai giudici di Roma e CSM abbia identificato e proceduto nei confronti di magistrati componenti del Csm che decidevano strategie e nomine insieme a Palamara! Non hanno voluto, creare problemi ai consiglieri del Csm ! Sarà forse perchè c’è qualche problema anche a Potenza. Ricordiamo come accertato dal Tar Lazio e dal Consiglio di Stato.

Certo ci sono delle anomalie.

Conflitti interni alla tribunale di Potenza.

Rileviamo che il dott.R.Baglioni, presidente della sezione penale di Potenza oltre ad essere membro del collegio giudicante, per il processo contro l’ex procuratore di Trani e Taranto abbia detto, chiarendo qualsiasi dubbio a Curcio, dopo aver ascoltato i pm Silvia Curione e Lanfranco Marazia (i due sono marito e moglie) che non ha nessuna intenzione, in qualità di  presidente del Tribunale,di occuparsi dell’organizzazione degli uffici di Trani e Taranto! Sottolineiamo che l’indagine di Potenza nasce proprio da un descritto della Curione,dove presento formale denuncia,archiviata.

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