In Puglia pronto soccorso e 118 a rischio

Aumentano le attese. In sole 48 ore 5.600 pazienti negli ospedali, torna l’assalto ma poco personale. Fdi: «Da dicembre 219 medici in pensione e altri trasferiti»

Non dobbiamo dare la colpa al Covid,se i pronto soccorso pugliesi sono  nuovamente in sofferenza per l’aumento delle richieste di intervento per il primo soccorso. C’è una carenza di personaleimpressionate. Questa  carenza di personale, oltre alla mancanza di organizzazione dei pronto soccorso,fra trenta giorni si rischia di aggiungersi a un altro problema, circa 219  medici andranno via,una parte ha raggiunto l’età pensionistica pertanto lasceranno il lavoro, mentre I giovani medici i cosiddetti camici bianchi, lasceranno i pronto soccorso per andare  in altri reparti dopo aver completato il loro percorso di specializzazione.

I pronto soccorso
Se facciamo un paragone all’anno scorso 2020 , non ci sono pazienti sulle barelle e sistemati alla meglio ma i pronto soccorso si stanno  affollando e le attese per una visita e per trovare un posto letto libero si allungano sempre di più. Significa che si sta ripresentando lo stesso problema rilevato a luglio e agosto scorsi, quando  Emiliano, in meno di 30 giorni fu obbligato a firmare due ordinanze per potenziare gli organici dei pronto soccorso, essendosi reso conto che il piano in precedenza da lui redatto era errato,firmando, diede la possibilità ai direttori generali di chiamare in prima linea anche medici pensionati, medici di famiglia e studenti in medicina. Due  erano le cause, la prima l’aumento di pazienti, secondo le rilevazioni di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in soli due giorni, tra martedì e ieri, ci sono stati circa 5.600 accessi nei pronto soccorso.

Entriamo nel particolare, i pazienti soccorsi sono stati 2.895, 2.722, un dato parziale perché elaborato sino alle 19 ottobre. Un aumento impressionante, basti pensare che lo scorso 18 ottobre, appena dieci giorni fa, gli accessi nei pronto soccorso erano stati solamente 1.832,circa mille in meno. Inoltre se aggiungiamo la carenza di personale, in soprattutto di medici. Codesta situazione ci stiamo rendendo conto che potrebbe peggiorare se, come sostiene Fratelli d’Italia, a inizio dicembre 219 medici andranno in pensione e altri abbandoneranno i pronto soccorso per trasferirsi in altri reparti. “A Dicembre – lancia l’allarme il consigliere regionale di Fratelli di Italia, Francesco Ventola – i pugliesi rischiano di trovare i pronto soccorso senza medici. Alla ripresa dell’attività regionale, al primo Consiglio regionale utile, ho allarmato il Presidente Emiliano su quello che potrebbe accadere fra pochi giorni, quando si calcola che in Puglia almeno 219 medici andranno in pensione.

Una mancanza che andrà a pesare maggiormente su un organico già all’osso, anche perché molti camici bianchi vincono concorsi in altre specialità e quindi lasciano il pronto soccorso per i reparti- Esistonoaltre opzioni? Sì, perché altre Regioni hanno fatto da apripista. Lo ha fatto nel 2019 la Calabria che, trovandosi nell’esigenza, alla grave carenza di medici, ha previsto l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi, a partire dal terzo anno di specializzazione. Un provvedimento denominato “ decreto Calabria”. L’assessore alla Sanità, Pierluigi Lo Palco,come al solito,non sapendo come rispondere, butta acqua sul fuoco: “E’ vero che alcuni giovani medici hanno finalmente trovato un posto in specializzazione e quindi abbandoneranno il contratto a tempo determinato. Ma le Asl hanno ben presente questa situazione e non hanno segnalato particolari criticità in prospettiva”.

Molto preoccupata, però, è anche la capogruppo del M5S, Grazia Di Bari: “Nei pronto soccorso pugliesi,e in particolar modo nella Asl Bat per far fronte alla cronica carenza di medici specialisti in medicina d’urgenza ci sono sempre più spesso ordini di servizio per la copertura di numerosissimi turni scoperti. Il Cimo,(Sindacato dei medici ospedalieri), ha manifestato grandi preoccupazioni in riferimento a quanto accade negli ospedali di Andria, Barletta,Bisceglie e Foggia dove i medici specialisti di altri reparti, sono costretti a effettuare turni da capogiro, anche nei pronto soccorso. Nell’ambito dell’emergenza urgenza sarebbero infatti operativi solo 31 medici anziché 52 previsti. Una situazione a cui si deve porre rimedio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: