Asl di Bari, sospende circa 60 operatori sanitari, niente stipendio ai no vax
Che la sanità pugliese stesse in situazione drastica sia come servizi che come gestione lo abbiamo scritto ieri,che però sospenda gli operatori senza pagarli significa veramente non riconoscere chi ha combattuto in questo anno e mezzo il Covid 19.
L’Asl ha sospeso operatori sanitari che hanno rifiutato il vaccino anti Covid.
Ma l’Ordine dei medici non ci sta.
Un numero che arriva circa a 60 operatori sanitari sono stati sospesi perché hanno rifiutato il vaccino anti Covid, oltre 11 dipendenti sanzionati due settimane addietro.
L’ordine dei medici di Bari ha attaccato duramente per la lentezza con cui si sta procedendo senza avere i dati aggiornati e trasmetterli.
Tutto ciò non fa prendere provvedimenti conseguenti al rifiuto della vaccinazione ,l’Ordine ha potuto sospendere dall’Albo solamente un medico. In Puglia, infatti, solo l’Asl di Bari e Brindisi hanno dato seguito a quella che è una legge dello stato dallo scorso aprile, dopo sei mesi la norma è praticamente quasi del tutto disattesa.
IL DIRETTORE GENERALE SANGUEDOLCE DICHIARA
«Un’azione che si sta rivelando efficace in quanto continua a ridursi sensibilmente il gruppo di sanitari che non avevano ancora effettuato la vaccinazione. In seguito alle prime sospensioni, necessarie per tutelare la salute di lavoratori e utenti delle strutture ospedaliere e territoriali abbiamo ricevuto riscontri positivi e per questo torno a sollecitare tutti gli operatori non ancora vaccinati a farlo senza indugio, e ricordo loro che gli hub e il medico competente sono a disposizione per effettuare immediatamente le somministrazioni».
Le motivazioni del provvedimento adottato ieri dalla direzione, per i dipendenti non vaccinati vengono sospesi dal «diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che implicano, in qualunque forma, il rischio di diffusione del contagio, e quindi dal servizio con privazione della retribuzione e di qualunque altro compenso o emolumento». La sospensione resta valida, fino «all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021 o il diverso termine che la legge intenda prorogare»
Sia chiaro questo è un episodio sporadico, nelle altre province è quasi tutto fermo. Tanto che il Consiglio dell’Ordine dei medici di Bari, ieri, per la prima volta, ha potuto a sua volta sospendere dall’Albo un medico: «A distanza di 6 mesi dall’entrata in vigore della legge i medici dipendenti dalla Asl Bari non vaccinati sono pochi, probabilmente un numero inferiore ai otto. Mancano invece da parte di Regione e Asl informazioni rispetto ai medici liberi professionisti e dipendenti da altre amministrazioni private e pubbliche.
Filippo Anelli, presidente Fnomceo e Omceo Bari dichiara :
“ non ci hanno messo nelle condizioni di sapere se i medici che sono propri dipendenti abbiano assolto o meno un obbligo di legge e quindi possano continuare ad esercitare legittimamente la professione. A distanza di mesi dall’entrata in vigore della legge, Regioni e Asl devono accelerare il processo di verifica e comunicazione dei dati”
Secondo i calcoli dell’agenzia regionale InnovaPuglia Dovrebbero essere quasi 5mila gli operatori sanitari non vaccinati e di questi circa 900 sarebbero medici. Si va dalla sospensione, provvedimento deciso ieri dall’Asl Bari, sino al licenziamento. La norma attribuisce alle aziende sanitarie l’accertamento della mancata osservanza dell’obbligo, che viene comunicato all’interessato, al datore di lavoro e agli Ordini professionali.