Spazi stretti e richieste crescenti, la “grana” Lega sul rimpasto al Comune di Foggia
Forse ci siamo. Il “minirimpasto” di Giunta al Comune di Foggia – perché una verifica politica e programmatica è decisamente un’altra cosa – potrebbe chiudersi nelle prossime ore. Probabilmente già domani. Le caselle da riempire sono state individuate. I (pochi) nomi dei nuovi assessori stanno arrivando al sindaco. Lo schema che avevamo anticipato è deciso: nessuno stravolgimento né cambio dei rapporti di forza tra partiti. La delega al Bilancio assegnata a Fratelli d’Italia, con la nomina del consulente del lavoro Rosario Narciso, e quella alla Sicurezza e alla Legalità a Forza Italia, che a brevissimo dovrebbe formalizzare il nome della donna che prenderà il posto di Cinzia Carella e che quasi sicuramente non sarà l’ex assessore Annarita Tucci. Sull’ufficialità pesano tuttavia le questioni interne alla Lega, cioè alla forza politica a cui Landella ha deciso di aderire e che, direttamente o indirettamente, monopolizza l’esecutivo comunale. Nel Carroccio l’area del segretario provinciale Daniele Cusmai e del vicesegretario regionale Raimondo Ursitti esprime due assessori (quello all’Urbanistica Paolo La Torre e quello alle Politiche Sociali Raffaella Vacca) senza però poter contare neppure su un solo consigliere comunale. Salvatore De Martino e Concetta Soragnese, infatti, fanno riferimento alla componente interna che ha sostenuto alle ultime elezioni regionali l’ex segretario cittadino Luigi Miranda, mentre Consalvo Di Pasqua e Dario Iacovangelo (Pasquale Rignanese ha da settimane annunciato la sua indipendenza) sono emanazione diretta del primo cittadino, ex Forza Italia traslocati assieme al sindaco alla corte di Matteo Salvini in piena campagna elettorale. Un problema non da poco. Sia per Landella sia per la dirigenza leghista. Entrambi si trovano in una condizione di oggettiva difficoltà. Il sindaco può vantare già quattro assessori di sua strettissima fiducia (Sergio Cangelli, Claudia Lioia, Anna Paola Giuliani e Sonia Ruscillo), tutti schierati a sostegno della Lega alle regionali e che non sembra disposto a mettere in discussione per fare spazio alla rappresentanza in Giunta del gruppo dell’ex presidente del Consiglio comunale. La segreteria provinciale e cittadina ha indicato, come detto, due assessori (entrambi riferimento diretto della componente interna Casanova-Ursitti) ma è priva di “copertura politica” in Consiglio comunale. Un rebus sul quale in queste ore i leghisti stanno lavorando affannosamente. Consapevoli che l’unico modo per far quadrare il cerchio sia il “sacrificio” di qualcuno. Perché il rischio, in presenza di una conferma dello status quo, è di alimentare l’insofferenza di chi, nonostante alle regionali scorse a Foggia abbia praticamente conseguito lo stesso risultato del candidato supportato da sindaco, consiglieri comunali ex azzurri, Giunta, partito e dirigenti delle aziende partecipate, è fuori da ogni incarico di governo. Ed un’insofferenza di questo tipo sarebbe un’ulteriore mina in un’Assemblea consiliare che conta attualmente ben cinque consiglieri indipendenti senza rappresentanza assessorile. I tempi per il varo dell’esecutivo “ritoccato” sono stretti, fanno sapere da Palazzo di Città. Ma le variabili, i pericoli ed i possibili contraccolpi politici e amministrativi restano ancora tutti sul tavolo, in un complicato gioco degli incastri a cui sono legati il futuro e i destini di buona parte dei protagonisti del centrodestra e, soprattutto, del partito dell’ex Ministro dell’Interno.