Puglia:Mare , l’alga tossica minaccia i bagnanti

L’Arpa, continua  il monitoraggio pericolosa l’alga,il contatto o l’inalazione pericolosi per la salute. Effettuati delle analisi  è stata rilevata la presenza di Ostreopsis ovata a Bisceglie, Torre Colimena e Giovinazzo

L’Arpa Puglia ha comunicato con un bollettino che registra la presenza molto abbondante di cellule di Ostreopsis ovata in quattro località: Bisceglie, Torre Colimena e due tratti costieri di Giovinazzo.

Il Comune di Bari segnalò una «concentrazione elevata» di alga tossica (ostreopsis ovata) è stata rilevata sul litorale barese, in zona San Giorgio, in corrispondenza del punto di rilevazione.

Dai primi accertamenti l’Arpa pensasse che fosse un campione isolato alla zona,invece a  distanza di poche settimane il fenomeno si è ripresentato. “Ma perché l’alga tossica possa nuocere devono verificarsi mareggiate capaci di staccarla dai fondali, accompagnate da venti capaci di trasportare l’alga tossica. nelle goccioline d’acqua strappate alle onde”.dichiarazione rilasciata dai tecnici dell’Arpa.

Quella piu’ pericolasa è  una tossina (Palitossinasimile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali.

Alcuni bagnanti hanno avuto dei sintomi di malessere (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria).

Arpa Puglia ha attivo il monitoraggio Ostreopsis per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica. Nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate.

Si consiglia di  limitare il consumo , i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina.

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