Coni Puglia: Romito attacca «Il Pd e Con provano a mettere le mani anche sullo sport»
Le recenti elezioni per il rinnovo della giunta del CONI Puglia si trascinano dietro una coda polemica. A sollevarla è il consigliere regionale Fabio Romito, esponente del centrodestra, che ha puntato il dito contro quello che definisce un “uso politico” del mondo sportivo da parte della sinistra pugliese.
«Non contenta di gestire in modo capillare ogni nomina della nostra Regione, la sinistra adesso prova anche a mettere le mani sullo sport – ha dichiarato Romito –. Le elezioni per il rinnovo del CONI sono diventate l’ennesimo obiettivo elettorale della macchina politica della sinistra».
Nel mirino del consigliere c’è in particolare l’ente Asset Puglia, guidato da Elio Sannicandro, accusato da Romito di essersi schierato indirettamente a favore della candidata Francesca Rondinone, sostenuta da ambienti vicini al Partito Democratico.
«È del tutto inappropriato – continua Romito – il singolare attivismo di Asset Puglia, che secondo diversi quotidiani sarebbe stato il main sponsor della candidata Rondinone. Organizzare un evento proprio nella settimana delle elezioni e invitare solo una dei due candidati, peraltro di area Dem, è un segnale chiaro e preoccupante».
La polemica si inserisce in un contesto elettorale già teso: la sfida per la presidenza del CONI regionale si è infatti conclusa con una vittoria di misura di Angelo Giliberto, rieletto con 31 voti contro i 28 ottenuti dalla stessa Rondinone, in un voto equilibrato fino all’ultimo scrutinio.
Al momento, né Asset Puglia né Elio Sannicandro hanno replicato ufficialmente alle accuse. Tuttavia, la vicenda riaccende il dibattito sull’opportunità di mantenere separati i ruoli politico-istituzionali da quelli legati alla rappresentanza sportiva.
Il mondo dello sport pugliese, tradizionalmente attento ai temi dell’indipendenza e della trasparenza, guarda ora con attenzione all’evoluzione della vicenda, auspicando che la nuova giunta regionale del CONI possa lavorare in un clima sereno e scevro da logiche di partito.
