Foggia:Maria Aida Episcopo, la sindaca sotto attacco sul web: “Non lo faccio per populismo, ma per proteggere i più fragili”
Da mesi è bersaglio di una pioggia quotidiana di insulti, sessismo e bodyshaming. Una violenza verbale che trova spazio nella parte più sporca più volgare dei social e che ha preso di mira, con toni inaccettabili, la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo. Una battaglia difficile, che la prima cittadina combatte a testa alta, con la forza della dignità e delle parole, denunciando pubblicamente ciò che subisce e facendolo, come lei stessa spiega, non per protagonismo ma per proteggere chi, più fragile, potrebbe non avere la sua stessa forza.
A riportare la sua testimonianza è stata recentemente Repubblica Bari, che ha raccolto lo sfogo della sindaca in un’intervista sincera e dolorosa. Al centro, un post pubblicato dalla stessa Episcopo sui social, in cui denuncia con forza l’ondata d’odio a cui è sottoposta. Un post che ha generato solidarietà trasversale, anche da parte di chi è politicamente distante da lei.
“Non l’ho fatto per ricevere solidarietà – chiarisce – anche se ne ricevo tanta, persino da chi è distante dalle mie idee. Ma certe parole possono davvero ferire chi è più fragile. Il rispetto è la prima cosa da insegnare: sono nata docente e morirò docente”.
Parole semplici, ma che pesano. La sindaca non si è limitata a raccontare: ha deciso di pubblicare alcuni dei messaggi più violenti ricevuti. Tra questi, uno in particolare l’ha colpita nel profondo: “Nazista dei disabili”, un insulto feroce legato alla revisione degli stalli per disabilità lieve. “Quello è stato il commento che mi ha fatto più male”, ha ammesso.
Una violenza non solo politica, ma personale, che colpisce la donna, la madre, la professionista che ha scelto di servire la sua città. Un attacco che, come abbiamo dichiarato noi di YouFoggia, va fermato.
“L’abbiamo già detto pubblicamente – abbiamo scritto noi di YouFoggia – Lasciatela lavorare. Criticatela se necessario, ma fatelo con rispetto, in modo costruttivo e civile. Offendere non è libertà di pensiero, è barbarie”.
La politica, specie nei tempi difficili che viviamo, deve tornare ad essere pulita e deve essere confronto, anche acceso, ma fondato sul rispetto e sul merito delle decisioni. Non può e non deve ridursi a un’arena d’odio in cui chi guida una città viene colpito con volgarità e minacce.
A Maria Aida Episcopo va la nostra solidarietà, ma anche un invito: comunicare di più, raccontare le scelte, coinvolgere i cittadini attraverso i canali ufficiali e l’informazione locale. Perché combattere l’ignoranza si fa anche così, con trasparenza, fermezza e verità.
Cara sindaca, continui a fare il suo lavoro con coraggio. Foggia ha bisogno di una guida forte, ma anche umana. E il primo passo per cambiare davvero è il rispetto. Sempre.