Foggia:Precisazioni dell’Amministrazione Comunale troppa fretta o trasparenza necessaria?

L’Amministrazione comunale è intervenuta con insolita rapidità per chiarire l’affidamento a Pippo Cavaliere, figura nota nel panorama politico locale. Una mossa che ha sorpreso molti: nessun reato contestato, nessuna irregolarità procedurale emersa, eppure una precisazione tempestiva che, più che spegnere il caso, solleva dubbi.
Perché tanta premura?

L’interessato, Pippo Cavaliere, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Il Partito Democratico, che avrebbe avuto l’occasione per prendere posizione – tanto per difendere l’assessore competente quanto per rispondere agli attacchi del Movimento 5 Stelle – ha preferito il silenzio. Un atteggiamento che lascia spazio all’interpretazione e alimenta l’incertezza politica.

Dal punto di vista normativo, non sembrano esserci falle: l’affidamento si è svolto nel pieno rispetto delle regole, con un ribasso del 20% che, secondo l’art. 42 comma 15-quater del D.lgs 36/2023, rappresenta un limite invalicabile. Qualsiasi altra procedura, quindi, non avrebbe garantito un risparmio maggiore per l’amministrazione. Ma, come spesso accade, non è solo una questione di numeri: è questione di percezione, fiducia e opportunità politica.

La polemica, che qualcuno definisce “inutile”, ha però il merito di sollevare un tema importante: quello della discrezionalità nei procedimenti amministrativi. Non solo al Comune, ma anche in enti come la Provincia, le municipalizzate Amgas e Ataf. È legittimo chiedersi se ci siano prassi consolidate che, pur nel rispetto della legge, aprano la porta a zone grigie, a valutazioni personalistiche o – peggio – a pressioni politiche.

Dove porterà questa polemica sull’assegnazione a Pippo Cavaliere? Probabilmente a nuove richieste di trasparenza e rigore. Forse anche a un ripensamento sulle modalità con cui si comunicano e si giustificano scelte simili. Perché se è vero che tutto è regolare, è anche vero che la fretta – in politica – può essere percepita come paura. E questo, più di ogni altra cosa, rischia di alimentare il sospetto.

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