SCANDALO STP TRANI-BARI” SUD AL CENTRO CON BOTTARO SINDACO

Questa e la trascrizione e intervista fatta all’ex presidente della STP Fortunato rilasciate alla giornalista di batmagazine che ha tolto l’articolo dopo 10 minuti, riguardante il sistema Trani-Bari di Emiliano, con l’amministrazione di Trani
Bottaro, Emiliano, Cataldo: da Bari a Trani le verità su Stp
L’ex presidente Fortunato dichiara gli intrecci politici

Bottaro, Cataldo, Maiullari, Vinella, Decaro, e chi faceva girare la giostra era Michele Emiliano, di qui la nomina in giunta regionale dell’assessora ai trasporti Anita Maurodinoia, moglie di Sandro Cataldo arrestato nell’inchiesta barese per voto di scambio.
Compiacenti al sistema Barbara Santeramo amica di Cataldo e la Pastore vicina a Vinella.
Nell’intervista rilasciata al Nuovo Quotidiano di Puglia, l’ex presidente della STP di Trani, Francesco Paolo Fortunato, non risparmia nessuno.
E’ vero che mi sono dimesso, ma sono stato indotto a farlo perché non volevo accettare le regole del sistema. Tutto sommato, però, l’esperienza alla STP di Trani mi ha insegnato tanto, specie quando il sindaco Bottaro un giorno mi ha invitato a pranzo alle Matinelle dal suo amico Paolo Curci e mi ha fatto incontrare il Demonio.
‘Vagliò, mi disse, tu si nu scassamiende e ca… E’ meglio a tenerti amico’.
Se tu vuoi essere mio amico, risposi, stai lontano dalla STP.
Bottaro e Sandro Cataldo si conoscevano perché il loro rapporto mi era sembrato confidenziale”, precisa durante l’intervista.
Fortunato e’ stato presidente della Stp
da luglio 2017 a dicembre 2020 e fin dal primo giorno che mise piede nella sede di Trani si era accorto che qualcosa non andava bene.
“Si respirava un’aria strana, pesante, dice, e presto mi sono reso conto che non mi sbagliavo
Inizialmente però il sindaco Bottaro mi è sembrato sincero. Anche lui come me voleva un’azienda efficiente. Poi, però, il ‘sistema’ ha preso il sopravvento”.
Tutto nasce da un disaccordo legato alla natura giuridica della società.
“I vertici la ritenevano ‘a controllo pubblico”, ovvero una società privata, mentre per me, e poi anche per la cassazione, era ‘a partecipazione pubblica’ e quindi una società pubblica.
Pertanto pretendevo pieni poteri come presidente. Non potevo fare il segretario di un amministratore delegato, Rosa Pastore, che non aveva le competenze. Lei aveva le deleghe legali che non le spettavano.
Rosa Pastore è la moglie dell’avv. Vito Perrelli arrestato e posto ai domiciliari insieme ai due figli con l’accusa di voto di scambio. Era lui l’amministratore della campagna elettorale della Maurodinoia alle regionali ed in seguito, diventata assessore ai trasporti, ha nominata in accordo con suo marito Alessandro Cataldo, la Pastore alla guida della Stp di Bari.
Mi resi conto anche che c’erano una ventina di amministrativi presi tutti dalla stessa agenzia interinale che non avevano un ruolo specifico e costavano più di 300.000 euro all’azienda. E
per questo nel 2018, in concomitanza con la scadenza dei loro contratti, , feci bandire un concorso pubblico per reclutare pochi e validi amministrativi” .
Prima della scadenza del mandato di Presidente della Stp, Fortunato fu
invitato a Bari dal presidente del Cotrap Bari, Giuseppe Vinella.
“Ricordo che c’era anche Bottaro. Volevano che accettassi di fare il presidente per un altro triennio. ‘Ci sono le gare e tu ci puoi dare una mano’, mi disse Vinella che conoscevo per trascorsi lavorativi insieme.
C’era però una condizione. Non dovevo percepire lo stipendio e nemmeno i rimborsi perché l’azienda era a controllo pubblico, cioè privata. Una richiesta inaccettabile. Inizia così una vera e propria persecuzione da parte di Barbara Santeramo che in azienda svolgeva le funzioni di dirigente non avendone la qualifica e che io feci subito presente all’avv. Stefanelli.
Subito mi comunicò per iscritto che non avevo diritto alla retribuzione e ai rimborsi spesa.
Un atto che non poteva fare perché aveva un incarico che non era previsto in una società a partecipazione pubblica. Decisi allora di chiamare in consiglio di amministrazione l’avvocato Stefanelli e feci pervenire pure un parere dello studio Malena di Roma che asseriva che la STP era una società a partecipazione pubblica. Nonostante la presa d’atto del Cda, ai soci questa mossa non piacque.
So per certo che l’amministratore delegato, la Santeramo e il direttore di esercizio, ing. Piazza, si vedevano fuori, nonostante avessi invitato quest’ultimo a partecipare solo ai cda dell’azienda. Ci tengo a precisare, continua Fortunato, che la Santeramo agiva per conto di un esterno, ovvero Sandro Cataldo.
Ricordo anche che mi venne a trovare un consigliere di Bari per un controllo in azienda, in quanto titolato in virtù del fatto che l’azienda era a controllo pubblico. Non glielo consentii richiamando la legge.
Un giorno mi chiama il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, e mi fa conoscere a pranzo Sandro Cataldo. Nella circostanza mi accorsi che Bottaro non voleva che mi adeguassi al sistema e che voleva sganciarsi da Sandro Cataldo anche se poi ha cambiato idea.
Infatti qualche giorno dopo, in un successivo consiglio di amministrazione, Bottaro, dopo aver tirato fuori la questione della natura giuridica della società e disse: “Noi siamo dell’idea di confermare Fortunato presidente però senza retribuzione perché siamo una società a controllo pubblico”.
Sono sicuro che non era quella la sua volontà, ma che gli era stata imposta da Sandro Cataldo.
Infatti in risposta ad una mia mail di disappunto per l’andamento in STP
Bottaro mi rispose” O ti adegui, oppure…”.
Eppure quando ci furono le condizioni per mandare via l’ing. Piazza lui si disse favorevole. Con Piazza l’azienda era ingessata perché litigava spesso con la Pastore e la Santeramo che non andavano d’accordo. Non avevo ancora le prove però ritengo che i rapporti che Piazza teneva con la società di manutenzione degli autobus non fossero lineari. Di qui le sue dimissioni volontarie”.
Ma cosa c’entrava Sandro Cataldo con la STP?
Sandro Cataldo l’avrò visto al massimo quattro o cinque volte, partecipava infatti ai consigli di amministrazione senza averne i poteri, e ritengo che prima che arrivassi io il vero amministratore unico della STP di Trani fosse Sandro Cataldo. Infatti iniziarono a darmi fastidio e si inventarono che la società era a controllo pubblico. Per fortuna anche la cassazione mi diede ragione e sono convinto che anche Bottaro mi ha sempre dato ragione sia per il suo grado di cultura sia perché è un bravo avvocato.
Ci fu anche un tentativo da parte del marito della Pastore di mettermi a tacere durante una festa aziendale, subito dopo aver detto ai dipendenti “a febbraio ci sarà il concorso e vi restituirò la dignità”, visto che attendevano di essere stabilizzati da più di otto anni. La gara fu fatta regolarmente e non con il solito tornaconto personale. Infatti venivano assunte persone sempre tramite la stessa agenzia interinale per assicurarsi il voto di scambio.
Sandro Cataldo era il leader del partito ‘Sud al centro’ che aveva una sua lista anche a Trani, aperta da Maiullari, in appoggio al Sindaco Bottaro. Nel partito erano tutti amici e parenti”
Che ruolo aveva Bartolo Maiullari all’interno della STP?
“Maiullari l’ho conosciuto alla Sita di Bari perché era molto amico di Vinella che era presidente e amministratore unico della società di trasporti barese. Una volta mi chiamò perché doveva conseguire un master all’università La Sapienza di Roma per poter partecipare al concorso in Stp fatto apposta per lui e dove partecipò da solo. Prese, o meglio presi, 110 e lode perché la tesi gliela scrissi io. Attualmente Maiullari ricopre il ruolo di RAE e gestore dei trasporti Stp.
Ricordo che Maiullari stava lavorando alla società di trasporti di Corato e un giorno mi venne a trovare una persona dell’azienda che mi disse: ‘come devo fare con Maiullari che mi ha fatto assumere Giuseppe Vinella.
Nonostante non viene mai in azienda mi ha chiesto l’aumento dello stipendio.
Il giorno prima di andare via dalla STP mi chiamò Sandro Cataldo e mi chiese di non accettare di fare nuovamente il Presidente e di fare invece il segretario alla moglie, la Maurodinoia, che ha l’incarico di assessore regionale ai trasporti e che non capisce niente. Non accettai e Cataldo mise Bartolo Maiullari.
Preciso anche che Bottaro veniva in assemblea e votare anche in nome e per conto di Decaro ed Emiliano che erano soci della STP. Dalla BAT veniva invece il presidente o un suo incaricato.
Grazie alla nomina di assessore alla regione della moglie di Sandro Cataldo, Vinella ha potuto acquistata per la Stp autobus con i contributi pubblici su autorizzazione proprio della Regione”.
Come conosceva il presidente della Cotrap, Giuseppe Vinella.
“L’ho conosciuto quando ero direttore generale e lui il presidente dell’ANAV (associazione nazionale autotrasporto viaggiatori). A Vinella poi subentro’ Nicola Biscotti che attualmente dirige la
società di trasporti tedesca Flixbus, anche se il vero presidente è Vinella”.
Fu lui a propormi a Bottaro per ricoprire l’incarico di presidente della STP.
Sapeva bene che come tecnico e professionista ero molto valido e che quindi ero la figura che stava cercando il sindaco di Trani. Forse non aveva messo in preventivo che non ero disposto a scendere a compromessi.
Ci tengo a precisare che tutto quello che ho dichiarato spontaneamente è riportato anche negli atti dei tre interrogatori a cui sono stato sottoposto dalla magistratura”.

Franco Nugnes Vice segretario Regionale D.C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: