San Severo(FG): Una crisi politica tra giochi di potere e tradimenti elettorali
La politica a San Severo sta attraversando una fase di totale di caos, tra lotte intestine, tradimenti e manovre di palazzo che poco hanno a che fare con il bene della città. La coalizione che ha portato alla vittoria della sindaca Lidya Colangelo si sta sgretolando, rivelando tutte le sue fragilità. Era noto sin dall’inizio che fosse stata assemblata in tutta fretta, senza un programma solido e senza un reale progetto per la cittadinanza. Ora, i nodi vengono al pettine: gli assessori silurati dalla Colangelo stanno raccontando una realtà che era già evidente da tempo, ma che è esplosa in tutta la sua gravità dopo il cosiddetto “caso Marino”.
La situazione ha assunto contorni tanto ridicoli quanto inquietanti. La politica locale si è trasformata in una sorta di concorso pubblico per un posto a tempo determinato, dove l’unico vero obiettivo sembra essere quello di mantenere la propria posizione di potere. Il bene della comunità è finito in secondo piano, sacrificato sull’altare di interessi personali e accordi sottobanco.
Le accuse di Mario Marchese: “Tradita la città, traditi gli elettori”
Tra le voci più critiche verso l’attuale amministrazione c’è quella di Mario Marchese, ormai ex assessore della Giunta Comunale e rappresentante del Movimento dei Popolari. In una lettera inviata alla nostra redazione, Marchese denuncia il totale tradimento degli impegni assunti con gli elettori.
“La situazione politico-amministrativa che si è delineata in queste settimane mi impone una seria riflessione e una ferma e decisa presa di posizione” – scrive Marchese. Il suo racconto svela uno scenario di paralisi amministrativa e di continui giochi di potere. La richiesta di verifica da parte di Alternativa Civica, il movimento della sindaca Colangelo, ha di fatto congelato ogni attività amministrativa, trasformando la Giunta in un’arena di scontri per la spartizione delle poltrone.

Marchese rivela inoltre di non essere mai stato convocato durante la verifica politica, nonostante il suo impegno per portare avanti il bilancio di previsione, un documento essenziale per il funzionamento del Comune. Ma il colpo di scena arriva pochi giorni fa, con la decisione della sindaca di azzerare la Giunta. Una scelta che, secondo l’ex assessore, è frutto di pressioni da parte di vari gruppi e movimenti politici, compresi alcuni esponenti dell’opposizione come Forza Italia.
L’episodio chiave si sarebbe verificato durante il Consiglio comunale del 27 febbraio scorso, quando la consigliera di Forza Italia, Rosa Caposiena, con il suo voto ha garantito l’approvazione di un punto all’ordine del giorno, nonostante il dissenso di cinque consiglieri di maggioranza. Da lì, secondo Marchese, si sarebbe aperto un vero e proprio “mercato delle vacche”, con scambi di favori e rimpasti di Giunta finalizzati unicamente alla sopravvivenza politica dell’amministrazione Colangelo.

Un’amministrazione allo sbando
La situazione attuale è il risultato di una gestione politica confusa e priva di visione. L’accordo elettorale del 17 giugno 2024 tra Lidya Colangelo e Anna Paola Giuliani, che aveva permesso alla sindaca di vincere al ballottaggio, è stato tradito senza scrupoli. Il patto con gli elettori è stato infranto, gettando la città nel caos e nella sfiducia più totale.
Marchese, nel suo sfogo, parla apertamente di minacce e intimidazioni ricevute.Un segnale chiaro di quanto la tensione politica sia degenerata.
“Esprimo il mio totale dissenso e la mia ferma disapprovazione rispetto all’attuale gestione politico-amministrativa” – conclude l’ex assessore – “Con rammarico, mi ritiro, consapevole di aver sempre agito con onestà e lealtà, ma deluso per non aver potuto contribuire al cambiamento della città come avrei voluto.”
E ora? Quale futuro per San Severo?
Quello che emerge da questa crisi è un quadro politico desolante. La sindaca Colangelo è riuscita a mantenere in vita la sua amministrazione solo grazie a manovre di palazzo, ma a quale prezzo? La città di San Severo ha bisogno di una guida forte, di un’amministrazione capace di risolvere i problemi reali del territorio, non di una lotta senza fine per il potere.
La sensazione è che la politica locale abbia completamente perso il contatto con la realtà e con i bisogni dei cittadini. Finché le poltrone continueranno a contare più delle persone, San Severo rimarrà ostaggio di giochi di potere che nulla hanno a che fare con il bene comune.