Foggia, tre rapine in città: gli otto imputati scelgono il rito abbreviato
Il processo per le tre rapine avvenute a Foggia tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 si avvicina, ma gli otto imputati hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Questa strategia processuale, che garantisce uno sconto di un terzo sulla pena in caso di condanna, è stata adottata dai difensori degli accusati sulla base delle prove raccolte dagli investigatori: filmati di videosorveglianza e intercettazioni ambientali, ottenute grazie a microspie piazzate nelle auto di alcuni sospettati.
L’udienza si aprirà il 19 maggio davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) Odette Eronia, che avrà il compito di giudicare Giovanni Mastrullo (27), Enea Bramante (26), Santuccio Bevilacqua (35), Luigi Mondelli (35) e Carlo Federico Rotunno (35), attualmente detenuti in carcere. Ai domiciliari invece si trovano Aldo D’Angelo (52), Danila Ariostini (43) e suo figlio Claudio Pesante (20).

Gli otto imputati si dichiarano innocenti, ma subito dopo l’arresto, avvenuto il 20 dicembre 2023, quasi tutti si avvalsero della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al GIP Francesca Mannini. La scelta del rito abbreviato è arrivata dopo che il PM Enrico Infante aveva ottenuto dal giudice il rinvio a giudizio immediato, fissando la prima udienza per il 25 marzo.
Le accuse: tre rapine in pochi mesi
Gli otto imputati devono rispondere di tre assalti a mano armata commessi tra novembre 2023 e febbraio 2024.
1. Rapina alla gioielleria “Piccole Gioie” (30 novembre 2023)
Mastrullo, Bramante, Bevilacqua e D’Angelo sono accusati della rapina alla gioielleria Piccole Gioie. Secondo la ricostruzione della Procura, tre uomini armati e con il volto coperto fecero irruzione nel negozio nel pomeriggio, minacciando la proprietaria e i clienti per poi fuggire con un bottino di valore ingente (non specificato nell’accusa). La fuga avvenne a bordo di una Volvo, mentre D’Angelo avrebbe avuto il ruolo di autista e Bramante quello di palo. Gli investigatori hanno ricostruito i movimenti della banda, che aveva parcheggiato due auto nelle vicinanze del negozio prima del colpo.
2. Rapina all’ufficio postale del rione Candelaro (31 gennaio 2024)
Bevilacqua, Rotunno, Mondelli e Danila Ariostini sono accusati della rapina avvenuta presso l’ufficio postale numero 10 del rione Candelaro. Tre uomini, armati di pistola giocattolo e con il volto coperto, minacciarono dipendenti e clienti, riuscendo però a portare via solo 924 euro in contanti e un assegno da 13mila euro, poiché la cassaforte era a tempo e non accessibile. La Ariostini, secondo gli inquirenti, avrebbe effettuato un sopralluogo prima del colpo per verificare che tutto fosse pronto. Rotunno, che all’epoca dei fatti era già agli arresti domiciliari, è accusato anche di evasione.
3. Rapina alla sala-slot “Big Billionaire” (13 febbraio 2024)
L’ultimo assalto contestato riguarda la sala-slot Big Billionaire, dove quattro uomini armati di pistola giocattolo aggredirono un dipendente colpendolo con calci e pugni, procurandogli ferite guaribili in 10 giorni. Il bottino fu di 7mila euro e il portafogli della vittima. Secondo le indagini, Claudio Pesante sarebbe uno dei quattro esecutori materiali, mentre Bevilacqua e Rotunno avrebbero organizzato il colpo giorni prima, senza sapere che una microspia installata nella loro auto stava registrando i loro piani.
Le prove e la strategia difensiva
Le prove a carico degli imputati comprendono immagini di videosorveglianza e intercettazioni ambientali che, secondo l’accusa, dimostrano la loro responsabilità nei tre assalti. La difesa, composta dagli avvocati Paolo Ferragonio, Massimiliano Mari, Luigi Marinelli, Rosario Marino, Manuela La Cava, Antonella Basanisi, Maria Giuseppina Palmieri e Michele Antonio Villani, ha scelto il rito abbreviato, puntando sulla riduzione della pena piuttosto che su un dibattimento pubblico che difficilmente potrebbe ribaltare le prove già raccolte.
Le vittime potranno costituirsi parte civile
Quattro le parti offese che potranno chiedere risarcimenti nel processo:
- Il titolare della gioielleria “Piccole Gioie”
- L’ufficio postale del rione Candelaro
- La società “Euroslot”
- Il dipendente della sala-slot “Big Billionaire”, aggredito durante la rapina.
Ora spetterà al GUP Odette Eronia valutare le prove e pronunciare la sentenza per gli otto imputati, con il verdetto atteso nei prossimi mesi.