Milano:Equalize Gallo e Calamucci, rivelazioni e smentite negli interrogatori desecretati
Dopo la morte di Carmine Gallo diventa sempre più complesso comprendere il tutto. L’ interrogatorio di Samuele Calamucci, figura chiave nell’inchiesta sulla società di investigazioni Equalize, i verbali sono stati parzialmente desecretati, rivelando dettagli controversi e smentite.
Il caso del CED interforze
Uno dei punti più discussi riguarda la presunta violazione del CED interforze del Ministero dell’Interno. Contrariamente a quanto Calamucci aveva millantato in intercettazioni del 2022, sia lui stesso che gli accertamenti della polizia postale hanno negato che Equalize sia riuscita ad accedere direttamente alla banca dati delle forze dell’ordine. Calamucci ha ammesso di aver esagerato le proprie capacità per impressionare Gallo.
Pazzali e le informazioni illecite
Sia Gallo che Calamucci hanno dichiarato che Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, era a conoscenza delle attività illecite della società, in particolare dell’acquisizione di informazioni dalla banca dati SDI. I carabinieri di Varese hanno confermato, tramite l’analisi di email e chat, che Pazzali era informato dei report ottenuti illegalmente.
Il coinvolgimento di La Russa e Eni
Emergono anche dettagli sul presunto coinvolgimento di altre figure di spicco. Gallo ha riferito che Pazzali gli chiese informazioni su La Russa e suo figlio, ma ha poi corretto la sua versione, lasciando incertezze sulla reale fonte della richiesta.
Per quanto riguarda Eni, Calamucci ha affermato che i report commissionati dalla società erano “dettati” e poi “mimetizzati” dallo studio legale Dentons. L’avvocato Annicchiarico di Dentons ha respinto le accuse, affermando di non essere a conoscenza delle modalità illecite di acquisizione delle informazioni e di aver sempre agito in buona fede.
Fughe di notizie e contatti con l’Aisi
Infine, emergono dettagli sulle fughe di notizie che Pazzali avrebbe ricevuto sulle indagini in corso. Gallo ha menzionato i contatti di Pazzali con il vicedirettore dell’Aisi, Carlo De Donno, come possibile fonte di informazioni.
L’inchiesta Equalize continua a svelare intrecci complessi tra investigazione privata, istituzioni e figure di potere, con rivelazioni e smentite che delineano un quadro ancora da chiarire.