Torremaggiore(FG): Biomasse o ecomostri? L’allarme sui rifiuti tossici nel Foggiano.

Non passa giorno senza che nella nostra terra di Capitanata si verifichino reati legati ai rifiuti. L’ultimo episodio si inserisce in un quadro preoccupante: dal 2006 al 2024, le inchieste sul traffico illecito di rifiuti nella provincia di Foggia hanno portato al sequestro di oltre 618.000 tonnellate di materiale, equivalenti a una fila di 24.726 tir lunga 336 chilometri, la distanza tra Foggia e Latina.

La situazione è talmente critica che la Capitanata rischia di trasformarsi in una nuova “Terra dei Fuochi”. Per contrastare questa emergenza, non basta il solo controllo del territorio, è fondamentale adottare strategie innovative per il recupero e il riciclo dei rifiuti. Questo tema è stato al centro di un recente forum svoltosi a Foggia, presso Palazzo Dogana, che ha coinvolto associazioni agricole, ambientaliste, antimafia, parrocchie, istituti scolastici e altre realtà della società civile.

L’obiettivo dell’incontro era sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulla necessità d’interventi urgenti per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei terreni contaminati. In quest’ottica, condivido la necessità di avviare azioni concrete, tra cui: identificare le aree contaminate e avviare interventi di bonifica per ripristinare la salubrità dei terreni; rafforzare le attività di monitoraggio da parte delle forze dell’ordine per prevenire e contrastare lo smaltimento illegale dei rifiuti; sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela ambientale e promuovere pratiche virtuose nella gestione dei rifiuti.

A Torremaggiore, vogliamo intensificare le attività dei controlli per contrastare l’abbandono illegale dei rifiuti anche attraverso l’utilizzo dei droni in dotazione alla Polizia Locale e l’intensificazione dei turni di lavoro mirati a questo fenomeno. L’auspicio è di estendere questo progetto a livello regionale sollecitando i Comuni all’utilizzo di tali dispositivi per garantire un controllo più capillare dell’intero territorio pugliese, contribuendo in modo significativo alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Inoltre, ci impegneremo a istituire una consulta permanente per la “Tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale”. Questa scelta si lega all’articolo 9 della Costituzione, che riconosce il valore del paesaggio, un concetto più ampio rispetto al solo ambiente, in quanto tiene conto anche dello “spirito del luogo” e della comunità che lo abita, tuttavia si pone l’obiettivo di vigilare sull’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti ma anche dell’impatto ambientale provocato da impianti di energia rinnovabile. L’aggettivo “culturale” permette inoltre di abbracciare tutte le forme di espressione umana, rendendo questa proposta un’occasione per un intervento sistematico e condiviso.

 Enzo Quaranta

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