Pinuccio di Striscia la Notizia in Basilicata: il 53% dell’acqua dell’Acquedotto Lucano viene disperso

Un’inchiesta di Striscia la Notizia accende i riflettori su un grave problema che colpisce la Basilicata: oltre la metà dell’acqua dell’Acquedotto Lucano viene dispersa prima di arrivare ai cittadini. A denunciare la situazione è stato Pinuccio, inviato del noto tg satirico, che si è recato a Potenza per verificare di persona la criticità della rete idrica.

L’acqua sprecata e i finanziamenti europei

Secondo quanto emerso dal servizio, il 53% dell’acqua distribuita viene perso a causa delle falle nel sistema idrico, una percentuale allarmante, soprattutto considerando i finanziamenti europei destinati alla manutenzione e al miglioramento della rete. Nonostante gli investimenti, i problemi sembrano persistere, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse e sull’effettivo utilizzo dei fondi.

Le risposte delle istituzioni

Per fare chiarezza, Pinuccio ha cercato spiegazioni dal consigliere regionale Piero Lacorazza e dall’ingegnere Giuseppe Verrastro, responsabile della progettazione e dell’energia dell’Acquedotto Lucano.

Verrastro ha riconosciuto il problema, ma ha assicurato che una soluzione è in programma per ridurre le perdite, anche se non è stata fornita una tempistica precisa su quando gli interventi diventeranno operativi.

Un problema che pesa sui cittadini

La dispersione dell’acqua rappresenta un danno non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche dei cittadini lucani, che continuano a pagare bollette per un servizio inefficiente. Il reportage di Striscia la Notizia ha messo in evidenza una realtà che richiede interventi urgenti, soprattutto in un periodo storico in cui la siccità e la gestione sostenibile dell’acqua sono temi centrali per l’intero Paese.

Resta da vedere se, dopo questa denuncia pubblica, le istituzioni accelereranno davvero i lavori per risolvere un problema che si trascina da troppo tempo. Si farà mai tutto ciò per risolvere il problema? Perché questo è un problema di tante regioni che hanno un centro per la distribuzione dell’acqua.

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