Foggia: Forza Italia nomina coordinatore cittadino Pasquale Rignanese,polemiche sulla scelta del partito
La recente nomina del consigliere comunale di opposizione Pasquale Rignanese a coordinatore cittadino di Forza Italia a Foggia sta facendo discutere. Il partito ha deciso all’unanimità, con una maggioranza assoluta, di affidargli questo ruolo strategico, ma la decisione sta sollevando molti interrogativi tra gli elettori e gli osservatori politici.
Un incarico che divide
Forza Italia si è sempre battuta per trasparenza, onestà e integrità. Eppure, la nomina di Rignanese arriva mentre è imputato in un procedimento penale presso il Tribunale di Foggia.
Secondo la Procura, tra dicembre 2021 e agosto 2022, Rignanese avrebbe effettuato delle operazioni con la società Sicurezza e Ambiente S.p.A., inducendola a effettuare interventi di ripristino stradale non autorizzati dal Comune di Foggia e richiedendo rimborsi indebiti alle compagnie assicurative. In particolare, avrebbe prodotto documenti ufficiali del Comune, compreso un timbro e una firma di dubbia originalità ,secondo la procura.
L’inchiesta della Procura, dunque, solleva dubbi sulla compatibilità di Rignanese con un ruolo di coordinamento politico in un partito che fa della legalità un proprio cavallo di battaglia.
Forza Italia sapeva?
Dopo la diffusione della notizia, emergono domande scomode per il partito. I vertici di Forza Italia erano a conoscenza della situazione giudiziaria di Rignanese?
- Il segretario provinciale Dell’Erba era informato?
- Il commissario regionale, on. Mauro D’Attis, ne era a conoscenza?
- Il portavoce cittadino, Di Mauro, ha approvato questa nomina senza riserve?
- I vertici nazionali di Forza Italia condividono questa scelta?
L’impressione è che la nomina sia stata gestita con una certa leggerezza politica, senza considerare le ripercussioni sull’immagine del partito a livello locale e nazionale.
La posizione garantista e le conseguenze per Forza Italia
Forza Italia è da sempre un partito garantista, e fino a quando non ci sarà una sentenza, Rignanese è da considerarsi innocente. Tuttavia, la questione non è solo giudiziaria, ma anche politica e di opportunità.
Era il caso di affidargli un ruolo di rilievo proprio ora? Questa decisione potrebbe esporre Forza Italia a critiche soprattutto in una fase in cui il partito cerca di rafforzare la propria credibilità e il consenso elettorale.
Cosa succederà ora?
Le reazioni non tarderanno ad arrivare. Resta da vedere se il partito, a livello provinciale, regionale e nazionale, confermerà o rivedrà questa scelta. Nel frattempo, la vicenda continuerà ad alimentare il dibattito politico foggiano e non solo.