Fideiussioni false negli appalti pubblici il ministro chiede l’intervento della Guardia di Finanza

Dopo l’inchiesta Carte false pubblicata da Repubblica, che ha portato alla luce un vasto mercato nero di fideiussioni fasulle utilizzate nelle gare pubbliche, il ministro degli Affari europei con delega al Pnrr, Tommaso Foti, ha annunciato una segnalazione alla Guardia di Finanza. L’obiettivo è avviare una verifica approfondita sulle polizze fideiussorie utilizzate negli appalti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

“Martedì segnalerò la questione al nucleo della GdF in servizio al ministero – ha dichiarato Foti –. L’inchiesta di Repubblica è sicuramente un monito che va accolto e ci impone di agire di conseguenza. Non è pensabile che esista un vero e proprio commercio di fideiussioni che, alla fine, non si rivelano valide.”

L’inchiesta di Repubblica: un allarme sulle fideiussioni fasulle

L’indagine giornalistica ha svelato come un vasto sistema illecito permetta ad aziende prive di reali garanzie economiche di partecipare a gare pubbliche attraverso polizze fideiussorie prive di valore. Si tratta di un fenomeno preoccupante, poiché potrebbe compromettere la regolarità e la sicurezza degli appalti pubblici, inclusi quelli legati ai progetti del Pnrr, che rappresentano un pilastro fondamentale per il rilancio dell’economia italiana.

La risposta del Governo: controlli rafforzati

Foti ha evidenziato la necessità di controlli stringenti, in particolare nel settore delle opere pubbliche finanziate dal Pnrr, per evitare che fondi destinati alla ripresa del Paese finiscano nelle mani di soggetti inaffidabili. “Segnalerò al competente nucleo della Guardia di Finanza, affinché vengano effettuate le verifiche necessarie”, ha aggiunto Foti.

Le conseguenze di un mercato nero delle fideiussioni

Il problema delle fideiussioni false non è nuovo, ma l’inchiesta di Repubblica ha messo in evidenza la portata e la pericolosità del fenomeno. Se imprese prive di solide garanzie riescono a ottenere appalti grazie a polizze irregolari, si rischia di assistere a cantieri bloccati, lavori incompleti e un utilizzo distorto dei fondi pubblici.

L’intervento della Guardia di Finanza potrebbe rappresentare un primo passo per ristabilire trasparenza e legalità nel settore. L’attenzione ora è rivolta alle prossime mosse del governo e agli eventuali provvedimenti per arginare questa piaga.

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