Scontro nel PD: De Santis chiude la porta a Fabiano Amati
Il Partito Democratico chiude la strada a Fabiano Amati, attuale assessore al bilancio della Regione Puglia che, pur svolgendo un buon lavoro, si trova al centro di un duro scontro politico. Il nodo del contendere è la sua recente convocazione dei direttori generali delle ASL, che ha portato a tensioni con l’assessore Piemontese. Tuttavia, dietro il rifiuto della sua candidatura si nascondono anche altre motivazioni politiche e personali.
L’intenzione di Amati di candidarsi è stata bloccata dal segretario regionale del PD, Domenico De Santis, che ha dichiarato con fermezza: “Non sarà mai candidato”. Una presa di posizione netta che si lega al percorso politico dell’avvocato di Fasano. Dopo aver lasciato il PD nel dicembre 2022 in aperto contrasto con il governatore Michele Emiliano, Amati aveva aderito ad Azione, il partito di Carlo Calenda, noto per la sua opposizione a Emiliano.
Il ritorno di Amati nel PD destabilizza il partito brindisino, e non solo, che non ha mai digerito il suo sostegno a Pino Marchionna, sindaco eletto con il centrodestra a Brindisi. Tuttavia, Amati può contare su un alleato di peso: l’eurodeputato Antonio Decaro, che ha ricevuto il suo sostegno alle elezioni europee.Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che la decisione presa di De Santis è condizionata da Boccia e Piemontese.Quest’ultimo non ha gradito la presa di posizione di Amati nel convocare i direttori generali delle ASL senza aver concordato con lui , riunione rinviata per intervento del Presidente Emiliano.
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La posizione intransigente del PD
Domenico De Santis ha motivato il rifiuto con parole dure: “Il Partito Democratico è inflessibile ai desiderata dell’eletto di turno. Amati non sarà candidato nelle nostre liste. Il PD non è un autobus turistico da utilizzare solo per essere eletti. Le liste le faremo con la segreteria regionale e saremo inflessibili sulle regole del nostro statuto. Chi ha fatto parte di altri partiti non può essere iscritto al PD, e saremo altrettanto rigorosi sulle incompatibilità etiche e sui contributi al partito”.
Il segretario regionale ha poi sottolineato la necessità di trasparenza e coerenza politica: “Terremo l’asticella alta, come chiesto da Elly Schlein, e combatteremo ogni forma di trasformismo”. Un chiaro messaggio rivolto a chi, come Amati, ha cambiato schieramento politico nel corso degli anni.
Un PD rinnovato per le prossime elezioni
De Santis ha poi tracciato la linea per le prossime elezioni regionali, evidenziando l’intenzione di puntare su una nuova classe dirigente: “Le liste saranno profondamente rinnovate. Nei nostri circoli e amministrazioni stiamo preparando tanti giovani a diventare la futura classe dirigente. Candideremo molti di loro per farli eleggere. Il PD non può essere uno strumento nelle mani del portatore di voti di turno, ma deve essere espressione degli iscritti, militanti ed elettori per cambiare la Puglia e il Paese”.
Infine, ha ribadito la volontà del partito di promuovere il rinnovamento: “Abbiamo la responsabilità di costruire una nuova classe dirigente eleggendo tanti giovani e tante donne”.
La partita politica è appena iniziata, ma il messaggio del PD è chiaro: niente spazio per chi si sposta da un partito all’altro per convenienza. La candidatura di Amati è definitivamente chiusa, e la guerra interna al partito sembra destinata a proseguire.