Carlantino(FG):E la protesta per il dimensionamento scolastico il paese minaccia il passaggio al Molise

Il recente dimensionamento scolastico in Puglia ha acceso un vivace dibattito, soprattutto nel piccolo comune di Carlantino, che si sente trascurato dalla Regione. Il sindaco Graziano Coscia ha lanciato un ultimatum: se il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non darà risposte concrete, il paese potrebbe indire un referendum per il passaggio al Molise, portando con sé anche la diga di Occhito.

Le ragioni della protesta

La controversia è nata a seguito della riforma del dimensionamento scolastico, che ha soppresso la dirigenza dell’Istituto dei Monti Dauni di Celenza Valfortore e ha trasferito la segreteria scolastica di riferimento a Casalnuovo Monterotaro. Questa decisione impone alle famiglie di Carlantino di percorrere 35 km e 40 minuti di viaggio per accedere ai servizi scolastici, un disagio reso ancora più grave dalle difficili condizioni stradali, soprattutto durante l’inverno.

Il sindaco Coscia ha denunciato questa situazione definendola “un viaggio della speranza”, evidenziando come la misura penalizzi ulteriormente le aree interne della Puglia, già afflitte da spopolamento e carenze infrastrutturali.

L’appello alla Regione Puglia

L’appello a rivedere il piano scolastico è stato condiviso anche dal presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, ma finora la Regione non ha fornito risposte soddisfacenti. Se non arriveranno segnali nei prossimi giorni, Carlantino si dice pronto alla mobilitazione, con la concreta ipotesi di un referendum per l’adesione alla provincia di Campobasso.

Il sostegno del Molise

La protesta di Carlantino ha trovato eco anche in Molise, dove il possibile passaggio del comune viene visto come un’opportunità strategica, soprattutto per la gestione delle risorse idriche legate alla diga di Occhito. Questo scenario apre un dibattito più ampio sulle politiche di sviluppo delle aree interne e sulla necessità di garantire servizi essenziali ai piccoli centri.

Un futuro incerto

La riorganizzazione scolastica ha lasciato i 13 comuni dei Monti Dauni Settentrionali con soli due poli scolastici di riferimento: Casalnuovo Monterotaro e Biccari, dopo la chiusura della dirigenza di Celenza Valfortore. Questa situazione ha ulteriormente rafforzato il malcontento a Carlantino, che ora si trova a un bivio: attendere risposte dalla Regione Puglia o procedere con il percorso amministrativo per il passaggio al Molise.

Se il dialogo con la Puglia non si riaprirà, il Molise potrebbe accogliere un nuovo comune nel proprio territorio, segnando una svolta storica per Carlantino e per l’intera area dei Monti Dauni.

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