Cerignola(FG): Autovelox Disattivati Conseguenze e Prospettive

Gli autovelox di Cerignola(FG) posizionati sulla SS16 in direzione Foggia e Bari, sono stati disattivati fino a giugno 2025. Il Comune di Cerignola ha una convenzione con la società LaBconsulenze che gestisce gli impianti per conto dell’ente pubblico, ma ha deciso di sospenderne l’uso a seguito di una massiccia ondata di ricorsi. La principale contestazione riguarda la mancanza delle autorizzazioni necessarie per svolgere la misurazione della velocità. Questa situazione ha creato un significativo problema di immagine per l’amministrazione comunale, oltre a determinare un calo delle entrate nel bilancio.

L’Indagine della Procura di Cosenza

La disattivazione dei dispositivi trae origine da un’indagine della Procura di Cosenza, che nel luglio 2024 ha evidenziato gravi irregolarità nella gestione degli autovelox. Secondo quanto riportato dai verbali della Guardia di Finanza, le verifiche hanno dimostrato la mancata omologazione e l’assenza di elementi essenziali per accertare la legittimità delle multe emesse. In particolare, è stata riscontrata la non conformità del sistema T-EXSPEED v 2.0, utilizzato per il rilevamento della velocità media e puntuale su varie strade italiane, tra cui la SS107 e la SP234 nella provincia di Cosenza, e la SS106.

Il provvedimento ha avuto ripercussioni su numerose città italiane, tra cui Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini e San Martino in Pensiliis. Il legale rappresentante della società appaltatrice è stato denunciato per frode nella pubblica fornitura. Inoltre, potrebbero essere avviate verifiche su altri comuni della Capitanata, come San Severo, Apricena e Trinitapoli.

Cerignola e il Precedente del 2020

Cerignola era già finita sotto i riflettori nel 2020 per l’uso controverso degli autovelox. Il dispositivo rimaneva acceso 24 ore su 24, indipendentemente dagli orari stabiliti dalla Prefettura per il controllo della velocità. Per aggirare il vincolo normativo, le infrazioni fuori orario venivano convertite da eccesso di velocità (articolo 142 del Codice della Strada) a velocità non commisurata (articolo 141). Questo escamotage ha portato a situazioni paradossali, con conducenti che, anche superando i 200 km/h, se la cavavano con una semplice sanzione da 87 euro, senza il rischio di multe progressive.

A questo punto sorgono alcune domande: Perché il Comune di Cerignola non ha rispettato gli orari decisi dalla Prefettura di Foggia?

E perché gli organi di controllo non hanno evidenziato tale situazione denunciandola alla Prefettura e alla Procura di Foggia?

Quali saranno le Prospettive?

Con la disattivazione degli autovelox, sarà necessario attendere il mese di giugno 2025 per poter indire una nuova gara d’appalto e selezionare un gestore che ripristini i dispositivi nel rispetto delle normative vigenti. Nel frattempo, il Comune dovrà far fronte alla perdita delle entrate derivanti dalle multe e gestire le miriadi di contestazioni legali avanzate dai cittadini.

La vicenda di Cerignola rappresenta un caso emblematico di gestione controversa degli strumenti di rilevazione della velocità, sollevando interrogativi sulla loro effettiva funzione: strumento di sicurezza stradale o semplice mezzo di entrata per le casse comunali?

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