Bari:Puglia, nomine dei direttori tra proroghe e polemiche politiche

La questione delle nomine dei direttori della Regione Puglia continua a far discutere. I contratti degli attuali dirigenti in carica con incarico ad interim sono scaduti il 20 aprile 2024, ma la procedura per la selezione dei nuovi manager è stata più volte rimandata.

Il dibattito sulla trasparenza e la proposta di legge di Azione

Il tema era stato sollevato nei mesi scorsi dal gruppo Azione, allora composto da Fabiano Amati, Ruggiero Mennea, Sergio Clemente e Saverio Tammacco, che aveva presentato una proposta di legge per garantire maggiore trasparenza nell’assegnazione degli incarichi. L’obiettivo era evitare il rischio di opacità nella pubblica amministrazione regionale e imporre la rotazione dei dirigenti con più di tre anni nello stesso incarico, in linea con il Piano anticorruzione.Oggi Amati invece non dice nulla essendo assessore al bilancio.Tanto è vero che gestisce il suo assessorato e quella al SANITA e Trasporti in maniera autonoma senza minimamente coinvolgere i responsabili.

Nei mesi successivi, i consiglieri di Azione hanno continuato a fare pressione sulla Giunta affinché rispettasse quanto previsto dal piano, sollecitando un rinnovamento della dirigenza regionale.

Il bando per le nomine bloccato e riaperto

Nel maggio 2023, la Giunta regionale aveva avviato l’iter per la nomina dei nuovi 12 direttori, incaricati di guidare i dipartimenti regionali legati agli assessorati, oltre alla segreteria della Giunta regionale e alla Comunicazione istituzionale. Tuttavia, poco prima della scadenza del bando, fissata per il 20 maggio 2024, l’esecutivo ha deciso di bloccare tutto e riaprire i termini, consentendo così l’arrivo di nuove candidature.

Oltre 200 candidati per 12 incarichi

Alla scadenza del nuovo termine, erano state presentate 283 candidature, di cui 217 ritenute idonee. Nel corso dei mesi, la selezione ha subito rallentamenti, generando perplessità e critiche da parte delle opposizioni, che vedono nelle continue proroghe un tentativo di mantenere lo status quo.

Nomine ancora in stallo

Mentre il processo di selezione va avanti, i direttori attualmente in carica continuano a ricoprire il proprio ruolo in regime di proroga, alimentando il dibattito politico. La questione resta aperta: da un lato, la Giunta difende la necessità di un iter più ampio e inclusivo, dall’altro, le opposizioni chiedono tempi certi e criteri rigorosi per evitare decisioni discrezionali e garantire trasparenza nella gestione della macchina amministrativa regionale.Intanto come pubblicato da Youfoggia.com i contratti sono stati prorogati al 18 marzo 2025.

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