Foggia, il processo sulle tangenti:Cavaliere racconta l’incontro con Iaccarino dopo gli spari di Capodanno
Un racconto che aggiunge nuovi dettagli all’inchiesta sulle presunte tangenti al Comune di Foggia. Ieri, in aula, Pippo Cavaliere ha testimoniato nel processo che vede imputati 14 ex amministratori e consiglieri, tra cui l’ex sindaco Franco Landella e l’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino. Il testimone ha rivelato di aver avuto un colloquio con Iaccarino nei primi giorni del 2021, durante il quale quest’ultimo gli avrebbe confessato di aver intascato una tangente da 4-5mila euro per il rinnovo di una convenzione urbanistica legata all’imprenditore Paolo Tonti.
L’incontro dopo il Capodanno scandalo
Cavaliere ha spiegato di essersi recato a casa di Iaccarino all’inizio del 2021 per convincerlo a dimettersi, dopo che era diventato virale un video che lo ritraeva mentre sparava in aria con una pistola giocattolo durante i festeggiamenti di Capodanno. L’episodio aveva scatenato polemiche e indignazione, mettendo in difficoltà l’amministrazione comunale.
“Gli dissi che, se non si fosse dimesso, rischiava la sfiducia in consiglio comunale”, ha dichiarato Cavaliere. Tuttavia, Iaccarino non sembrava intenzionato a lasciare l’incarico e si lamentava del sindaco Landella, accusandolo di averlo messo alla gogna pubblica.
Proprio in quel contesto, secondo la testimonianza di Cavaliere, Iaccarino avrebbe fatto riferimento a un presunto sistema di tangenti all’interno del Comune. “Mi confidò di aver ricevuto una mazzetta di 4-5mila euro per il rinnovo della convenzione urbanistica di Tonti”, ha riferito in aula Cavaliere. Inoltre, secondo il testimone, la stessa somma sarebbe stata distribuita anche ad altri consiglieri comunali, sebbene Iaccarino non avesse fatto nomi precisi.
Il “caso Tonti” e le accuse di corruzione
Il presunto pagamento di tangenti per l’approvazione della convenzione urbanistica legata all’imprenditore Paolo Tonti rappresenta uno dei 19 capi d’imputazione contestati dalla Procura nel processo in corso. L’accusa sostiene che Tonti avrebbe versato almeno 32mila euro per ottenere il via libera alla convenzione nel luglio 2020. Quei soldi, secondo gli inquirenti, sarebbero stati spartiti tra l’ex sindaco Landella, l’ex presidente del consiglio comunale Iaccarino e gli ex consiglieri Dario Iacovangelo e Antonio Capotosto. Tutti gli imputati, finora, hanno respinto ogni addebito.
Cavaliere ha chiarito di non aver denunciato subito quanto riferitogli da Iaccarino, non avendo prove concrete oltre alle parole dell’ex presidente del consiglio comunale. Tuttavia, la conversazione tra i due è stata captata dagli investigatori, che già in quel periodo stavano intercettando Iaccarino nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione a Foggia.
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Un processo dal forte impatto politico
L’inchiesta sulle presunte tangenti al Comune di Foggia ha portato a una serie di arresti e all’azzeramento dell’amministrazione comunale. Il processo in corso sta facendo emergere nuovi dettagli su un presunto sistema di corruzione che, secondo la Procura, coinvolgeva amministratori e imprenditori in operazioni illecite legate all’urbanistica e agli appalti pubblici.
L’udienza di ieri ha aggiunto un tassello importante, con la testimonianza di Pippo Cavaliere che potrebbe avere ripercussioni significative sul dibattimento. Le prossime udienze saranno cruciali per stabilire le responsabilità degli imputati e fare luce su una vicenda che ha scosso profondamente la politica locale.Le testimonianze di La Salandra e Cavaliere hanno dato una grande accelerazione al processo che influiranno molto.