San Severo(FG): Un Consiglio comunale tra formalità e rilassatezza
Il Consiglio comunale di ieri a San Severo si è rivelato un’assemblea in cui si è visto un po’ di tutto, ma senza particolari colpi di scena. La minoranza ha esposto le proprie comunicazioni con una certa prevedibilità, leggendo interventi preparati nei giorni precedenti, senza però riuscire a mettere realmente in difficoltà la maggioranza. Dall’altro lato, la maggioranza ha mostrato una certa sicurezza, proseguendo il proprio lavoro con un atteggiamento quasi di strafottenza, come se le critiche dell’opposizione fossero solo un fastidioso rumore di fondo.

La presidente del Consiglio, Alessandra Spada, ha mantenuto la barra dritta, richiamando più volte i consiglieri di minoranza al rispetto dell’ordine del giorno, senza permettere digressioni o polemiche che potessero deviare dal programma stabilito. Questo atteggiamento, se da un lato ha garantito il rispetto del regolamento, dall’altro ha contribuito a rendere il dibattito meno acceso e più prevedibile.
Un’opposizione poco incisiva
L’opposizione ha dato l’impressione di non essere compatta e di non avere un vero filo conduttore nelle proprie argomentazioni. Alcuni interventi sono apparsi più simili a letture poetiche che a veri e propri attacchi politici, mentre altri consiglieri hanno cercato di mettere in evidenza alcune criticità senza però creare una strategia comune. Il risultato? Una minoranza che non è riuscita a mettere pressione alla maggioranza, né a sollevare questioni particolarmente scottanti.

Il caso Marino: dimissioni non protocollate
Uno dei temi più attesi era la questione legata alle dimissioni dell’assessore Marino. Tuttavia, l’argomento si è rivelato un fuoco di paglia: le dimissioni, infatti, non risultano affisse al protocollo e, di conseguenza, non sono state ufficialmente accettate. Su questo punto, la minoranza non ha incalzato come ci si sarebbe potuti aspettare, evitando di riprendere nel dettaglio le accuse che erano state pubblicate sui giornali. Il dibattito, dunque, è rimasto circoscritto alla sola questione politica, senza trasformarsi in uno scontro vero e proprio.
Appelli alla sindaca: via i “rami secchi”
Nel corso della seduta, alcuni consiglieri hanno rivolto un appello alla sindaca Colangelo, esortandola a prendere decisioni nette all’interno della sua amministrazione. In particolare, le è stato suggerito di “eliminare i rami secchi” e di non dare ascolto a consigli ritenuti inutili e dannosi. Il messaggio è chiaro: serve un governo cittadino più deciso, capace di agire con autonomia senza farsi influenzare da pressioni esterne.
Un consiglio senza tensioni: tarallucci e vino
A sorpresa, la minoranza ha mostrato un atteggiamento piuttosto diplomatico, al punto che alcuni esponenti sembravano quasi tendere una mano alla sindaca piuttosto che attaccarla. Anche sul fronte della maggioranza si è notata una certa tranquillità, tanto che il Consiglio si è svolto in un clima quasi rilassato.
Sul piano politico, è emerso un altro elemento interessante: il consigliere Raffaella Vene si dimessa dalla coalizione e dal movimento mettendo a rischio la Giuliani , questa situazione la mette in una posizione di instabilità. Potrebbe essere messa in discussione la sua posizione pure se ultimamente si è avvicinata a Fratelli d’Italia senza ricavarne nulla. Tuttavia, anche questa questione non ha generato particolari dibattiti.

Alla fine, il Consiglio comunale si è concluso senza scossoni. Come si suol dire, tutto è terminato “a tarallucci e vino”. Resta da vedere se le tensioni politiche emergeranno nelle prossime settimane o se il clima di apparente distensione continuerà a caratterizzare il dibattito amministrativo di San Severo.