Scandalo appalti nel Barese: il primo cittadino meloniano tra gli otto indagati

Un’inchiesta che mette in discussione le istituzioni locali del barese ha portato all’indagine di otto persone, tra cui il sindaco meloniano di una delle città coinvolte, nell’ambito di un’inchiesta su appalti pubblici. Gli accertamenti si sono concentrati su alcuni appalti assegnati dall’Azienda Sanitaria Barese e dai Comuni di Gioia e Bitritto, con particolare attenzione agli affidamenti che riguardano la società Dmeco Engineering, guidata dall’ex titolare Donato Mottola, al centro dell’inchiesta.

Le indagini e gli appalti sotto la lente

L’inchiesta, che ha preso il via grazie ad indagini su Donato Mottola, ex titolare della Dmeco Engineering, ha fatto emergere sospetti su una serie di appalti pubblici assegnati dalla ASL di Bari, nonché da Gioia del Colle e Bitritto. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero emersi elementi che lasciano supporre irregolarità nella procedura di assegnazione e nella gestione di tali contratti, con l’ipotesi che ci possano essere stati favoritismi, manipolazioni o altre forme di illecito.

Il coinvolgimento del sindaco meloniano

Tra le otto persone indagate, figura anche il sindaco meloniano di uno dei Comuni coinvolti, il quale, secondo gli investigatori, sarebbe legato agli appalti contestati. L’inchiesta sta cercando di far luce su un possibile coinvolgimento diretto o indiretto del primo cittadino, il cui nome è stato inserito nell’elenco degli indagati in seguito agli accertamenti sui contratti di appalto legati alla Dmeco Engineering e alla gestione dei fondi pubblici.

Il sindaco, tuttavia, ha subito dichiarato la propria estraneità ai fatti e ha fatto sapere di essere pronto a collaborare con la giustizia per chiarire ogni aspetto dell’inchiesta.

Gli sviluppi dell’inchiesta

Gli inquirenti stanno approfondendo le dinamiche che avrebbero portato a un’irregolare gestione degli appalti, e stanno cercando di raccogliere prove sufficienti per stabilire se ci siano state complicità o abusi di potere. L’indagine si concentra sulla scelta degli affidamenti, i criteri utilizzati e se siano state rispettate le normative previste per la trasparenza negli appalti pubblici.

L’inchiesta è ancora in corso e sono previsti ulteriori sviluppi nei prossimi giorni, con gli investigatori che continuano a lavorare per ricostruire completamente la vicenda.

Le reazioni politiche

L’indagine ha suscitato forti reazioni a livello politico. Mentre l’opposizione chiede chiarimenti immediati e provvedimenti tempestivi, la maggioranza difende l’operato dell’amministrazione comunale e della ASL. Tuttavia, l’indagine ha messo sotto pressione la politica locale, con molti che chiedono una maggiore trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e una verifica rigorosa delle procedure adottate.

Nel frattempo, le autorità competenti continuano a monitorare gli sviluppi dell’inchiesta, mentre la Procura ha dichiarato di mantenere alta l’attenzione per il rispetto della legalità e per garantire la giustizia nei confronti di eventuali illeciti.

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