Poggio Imperiale(FG):Di Summa e la Criminalità Organizzata Un Profilo Tra Arresti e Assoluzioni

Negli ultimi anni, la criminalità organizzata in Puglia è stata duramente colpita dalle forze dell’ordine, con numerosi arresti e sequestri che hanno inflitto seri danni ai clan attivi nella regione. Tra i nomi noti alle autorità figura quello di Di Summa, un individuo con un passato segnato da accuse pesanti e procedimenti giudiziari complessi.

Il Caso Di Summa: Dall’Omicidio di Andrea Niro all’Operazione “Taurus”

Nel maggio del 2012, mentre si trovava già in carcere a Lucera, Di Summa fu accusato di aver preso parte all’omicidio della guardia giurata Andrea Niro, avvenuto in circostanze ancora oggi ricordate per la loro brutalità. Secondo l’accusa, egli avrebbe avuto il ruolo di autista dell’auto utilizzata per l’agguato. Il processo di primo grado si concluse con una condanna all’ergastolo, ma due anni dopo, nel marzo del 2014, la Corte d’Appello lo assolse, ribaltando completamente il verdetto.

Mentre era ancora detenuto per questa accusa, nel 2012 gli venne notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Taurus”, un’inchiesta dei Carabinieri che smascherò un sistema di estorsioni ai danni di imprenditori e aziende del settore della guardiania agli impianti fotovoltaici. Le accuse mosse contro di lui spaziavano dall’estorsione alla rapina aggravata, dalla violenza privata al porto illegale di armi da fuoco utilizzate per compiere reati.

Il Traffico di Droga e il Clan Di Summa-Ferrelli

L’anno successivo, nell’aprile del 2013, un’altra operazione portò nuovamente all’arresto di Di Summa, questa volta per il suo coinvolgimento nel traffico internazionale di droga. Assieme ad alcuni affiliati del clan Di Summa-Ferrelli, venne accusato di importare cocaina, hashish e marijuana dai Paesi Bassi e dalla Germania, per poi distribuirli nelle piazze di spaccio di Apricena e Torremaggiore. A questo si aggiungevano accuse di estorsione e porto illegale di armi da fuoco, elementi tipici delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di stupefacenti.

Il Sequestro di Beni nel 2017

Nel settembre del 2017, l’attività delle forze dell’ordine colpì nuovamente gli interessi economici di Di Summa: Polizia e Guardia di Finanza sequestrarono tre immobili dal valore complessivo di 400mila euro, beni che risultavano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari. Questo tipo di intervento rientra nelle strategie di contrasto alla criminalità organizzata, che puntano non solo all’arresto dei responsabili, ma anche al sequestro dei patrimoni accumulati illecitamente.

L’anno in corso sembra confermare la tendenza del 2024, che ha visto la cattura di numerosi boss legati alla malavita pugliese. Tra i più importanti arresti degli ultimi mesi si ricordano:

Le operazioni delle forze dell’ordine dimostrano l’impegno costante nella lotta alla criminalità organizzata in Puglia. I numerosi arresti e sequestri, come quelli che hanno coinvolto Di Summa e altri esponenti di spicco, confermano che il contrasto ai clan continua a essere una priorità. Tuttavia, la capacità della criminalità di riorganizzarsi rende necessaria una vigilanza costante e un rafforzamento delle misure di sicurezza per impedire il ritorno di queste figure nel tessuto sociale ed economico della regione.

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