Bari:L’edilizia sociale in Puglia è un barile di polvere pronta a esplodere in tutte le province
L’ombra della criminalità organizzata incombe su un settore delicato come quello dell’edilizia sociale pugliese. Il governatore Michele Emiliano, consapevole della gravità della situazione, ha cercato di arginare il problema con una riforma delle Agenzie Regionali per la Casa (Arca), ma gli esperti hanno dichiarato che non è sufficiente a scongiurare il rischio di un collasso del sistema.
Un cocktail esplosivo
La miscela che rende l’edilizia sociale pugliese così pericolosa è composta da diversi ingredienti:
- La criminalità organizzata: Clan e organizzazioni criminali vedono nell’edilizia sociale un’opportunità di infiltrazione e di lucrosi affari, corrompendo politici, funzionari e imprenditori.
- La corruzione: L’assegnazione delle case popolari, la gestione dei cantieri e l’appalto dei lavori sono terreno fertile per la corruzione, con tangenti e mazzette che circolano in modo sistematico.Lo abbiamo visto a Foggia dove c’è una inchiesta che coinvolge l’ex responsabile dell’emergenza abitativa è un ex assessore oltre a persone vicine al centro destra.
- La carenza di controlli: La mancanza di controlli efficaci e trasparenti favorisce l’illegalità e consente alle organizzazioni criminali di operare indisturbate.
- L’emergenza abitativa: La crescente domanda di alloggi popolari, unita alla scarsità di risorse, crea un clima di tensione e favorisce la speculazione.
Le nuove Arca: una soluzione o un palliativo?
La riforma delle Arca, promossa da Emiliano, mira a centralizzare la gestione delle case popolari e a rafforzare i controlli. Tuttavia, secondo molti esperti, questa misura non è sufficiente a risolvere i problemi di fondo.Perché la gestione pure se è regionale ma è gestita da persone vicine al potere politico oltre che vicini per non dire criminali.
I rischi del futuro
Se la situazione non verrà affrontata con determinazione, si rischiano conseguenze disastrose:
- Un crac finanziario: Il sistema dell’edilizia sociale potrebbe collassare sotto il peso dei debiti e delle inefficienze.
- Un aumento dell’illegalità: La criminalità organizzata potrebbe consolidare il proprio potere, infiltrandosi sempre più a fondo nelle istituzioni.
- Un aggravamento dell’emergenza abitativa: Migliaia di famiglie rimarrebbero senza casa, con conseguenze sociali ed economiche devastanti.
L’opposizione in allerta
L’opposizione, rappresentata da figure come Romito, mette in guardia sui rischi connessi all’edilizia sociale e chiede maggiori controlli e trasparenza.
Un appello alla responsabilità
È necessario un intervento urgente e coordinato di tutte le istituzioni coinvolte per salvare l’edilizia sociale pugliese e garantire un futuro migliore ai cittadini. Serve una maggiore trasparenza, una lotta implacabile alla corruzione e una maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie più deboli.Tutti denunciano che serve una maggiore trasparenza ma nessuno fa nulla,si predica a colpi di annunci ma la situazione è sempre la stessa.Nessuno vuole prendere il cerino in mano per non bruciarsi con la criminalità o con la giustizia.Questa situazione deve essere risolta perché c’è tanta gente che sta in una situazione critica e non hanno una casa pur avendo i requisiti ma nulla si muove.Fra un po’ avremo annunci di politici che andranno in giro per raccogliere voti per essere eletti alla Regione Puglia, promettendo di risolvere il problema.Ma nulla si potrà fare se non ci metteranno il cuore e non le mani.