Slitta al 3 aprile l’udienza sulla causa per il pagamento di 3,2 milioni di euro
L’udienza relativa alla causa intentata dalla curatela fallimentare per il pagamento di somme dovute a titolo di corrispettivo per servizi svolti tra il 2007 e il 2012 è stata rinviata al 3 aprile 2025. Inizialmente fissata per il 17 gennaio, la causa, iscritta al ruolo generale n. 714/2015, riguarda un importo di 3.262.722,24 euro, oltre agli interessi. La controversia verte sulla manutenzione del verde e altri servizi affidati a cooperative, e vede coinvolti il Comune e la curatela.
La posizione del giudice
Il giudice Giacoma Fanizza, che ha accolto la richiesta di rinvio avanzata dal Comune, ha sottolineato l’opportunità di una risoluzione negoziata del contenzioso. “La definizione delle liti in corso tra le parti sarebbe opportuna e conveniente,” ha dichiarato, evidenziando la necessità che l’ente comunale fornisca motivazioni dettagliate qualora decidesse di respingere una proposta transattiva o di formulare una propria ipotesi di accordo. Questo anche in vista del controllo da parte della Corte dei Conti.
Il rinvio è stato richiesto per consentire al Comune di acquisire gli atti e le determinazioni necessarie per valutare l’eventuale transazione, tenendo conto della complessità della vicenda.
Un negoziato complesso
L’assessore al Contenzioso, Giulio De Santis, ha ammesso le difficoltà legate alla trattativa. “Non è facile, è molto complicato,” ha dichiarato, sottolineando come l’ipotesi di una transazione sia ancora in fase di valutazione. L’Amministrazione è in attesa della relazione dei legali, che dovranno fornire indicazioni sulla congruità di un eventuale accordo e sull’importo da proporre.
Le prossime mosse
La trattativa resta dunque aperta, ma non priva di rischi. Da un lato, il Comune deve bilanciare l’interesse a contenere le spese con l’obbligo di evitare potenziali danni erariali, dall’altro, la curatela potrebbe non accettare una proposta transattiva giudicata insoddisfacente. Nel frattempo, il rinvio al 3 aprile concede ulteriore tempo per trovare una soluzione condivisa.
In un contesto economico e amministrativo sempre più complesso, questa causa rappresenta un banco di prova per la capacità dell’ente pubblico di gestire con efficacia e trasparenza situazioni di conflitto legale ed economico.