Legge di Bilancio 2025: Meloni Esulta, Ma il Dibattito Resta Acceso

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito la legge di bilancio 2025 un traguardo significativo per il suo governo, descrivendola come una manovra di grande equilibrio. Approvata definitivamente dal Parlamento, la terza legge di bilancio del suo esecutivo promette di sostenere i redditi medio-bassi, aiutare le famiglie con figli, destinare fondi record alla sanità, ridurre la pressione fiscale e incentivare chi produce e crea occupazione.

Meloni: “Un’Italia più giusta e competitiva”

In un comunicato, Meloni ha ribadito la volontà del governo di tenere i conti pubblici in ordine senza tradire il programma elettorale. Tra le priorità sottolineate dalla premier spiccano la lotta all’evasione fiscale e la costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini. “È un altro passo avanti per costruire un’Italia più giusta, forte e competitiva”, ha dichiarato.

Il Passaggio in Parlamento

La fiducia sulla manovra è stata approvata al Senato con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto, mentre il voto finale sulla legge ha registrato 108 sì e 63 no. Numeri che confermano la tenuta della maggioranza, seppure in un clima di forti tensioni con le opposizioni.

Lo Scontro Tra Renzi e La Russa

Le tensioni sono esplose in Aula durante le dichiarazioni di voto. Un acceso botta e risposta ha visto protagonisti Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e Ignazio La Russa, presidente del Senato. Renzi ha chiesto silenzio durante il suo intervento, ma La Russa ha minimizzato il rumore di sottofondo, invitando l’ex premier a non impartire lezioni.

L’intervento di Renzi si è infuocato: «Lei, camerata La Russa, deve abituarsi a rispettare le opposizioni in questa aula». La Russa ha replicato accusando Renzi di evitare la verità. Con un tono ironico, Renzi ha controribattuto: «Pensavo di averle fatto un complimento», riferendosi al termine “camerata”.

Critiche e Prospettive

La manovra, pur approvata, continua a generare polemiche. Le opposizioni lamentano una scarsa apertura al dialogo e denunciano un esame parlamentare troppo accelerato. Tuttavia, il governo rivendica la validità delle sue scelte e si dice pronto a lavorare per una revisione del sistema fiscale che rafforzi la fiducia dei cittadini.

Il dibattito sulla legge di bilancio non si conclude con il voto: il suo impatto verrà valutato nei prossimi mesi, quando sarà possibile misurare l’efficacia delle misure adottate e il loro effetto sul Paese.

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