Foggia:Il ritorno delle Provinciali e la sfida elettorale nella Capitanata intrecci politici e manovre in vista del 2026

Entro marzo 2025, il Governo Meloni potrebbe sancire il ritorno in grande stile delle Province, ripristinando i consigli provinciali eletti a suffragio universale e le deleghe originarie. Questo cambiamento, insieme al possibile election day di maggio 2026, in cui si voterà per Comuni, Regioni e Province, potrebbe ridefinire gli equilibri politici, soprattutto a livello locale.

Novità normative e scenari elettorali

La Circolare n. 83/2024 del Ministero dell’Interno ha già delineato il calendario per le elezioni comunali nella primavera del 2026. Tuttavia, il Consiglio dei Ministri potrebbe unificare tutte le tornate elettorali, creando un election day unico. Questa prospettiva spinge partiti e amministratori locali a rivedere le loro strategie, soprattutto con il ritorno delle Province come terreno di confronto politico diretto.

Le elezioni provinciali, se confermate a suffragio diretto, rappresentano un’occasione importante per molti amministratori locali, che potrebbero scegliere questa strada anziché puntare alle più competitive Regionali o al Parlamento.

La situazione nel Foggiano: fermento civico e nuovi equilibri

Nel Foggiano, la partita politica è già in fermento. Sul fronte del centrosinistra, i movimenti civici legati a Michele Emiliano e Antonio Decaro si stanno riorganizzando andando in giro a trovare persone a supporto. Il gruppo “CON”, guidato da Alessandro Delli Noci, punta a consolidare il consenso, mentre il presidente della Provincia, Giuseppe Nobiletti, cerca di rafforzare la sua posizione scontrandosi direttamente con chi lo ha portato alla Provincia,Piemontese. Nonostante le tensioni con Raffaele Piemontese, Nobiletti lavora per costruire una coalizione civica che possa contrastare la potenza di Piemontese, attraendo esponenti vicini al centrosinistra ma non direttamente affiliati a partiti tradizionali promettendo incarichi e illustrando strategie.Rosario Cusmai battitore libero appoggia Piemontese ma corteggia Giuseppe Nobiletti, stando in mezzo riesce a prendere incarichi e darli ai suoi fidati sia in Provincia che al Comune.

Anche nelle città chiave della Capitanata, come Lucera, si osservano movimenti significativi. Antonio Tutolo potrebbe candidarsi nuovamente come sindaco, accantonando l’idea di correre per il Consiglio regionale,perché la fortuna là si ha una sola volta. Parallelamente, figure come Sergio Clemente e Fabiano Amati, vicini all’area centrista e ad Azione, cercano di posizionarsi strategicamente in questo contesto di transizione per essere nuovamente eletti.

Il centrodestra e la sfida di Nicola Gatta

Sul fronte del centrodestra, Nicola Gatta, sindaco di Candela(FG),affronta un bivio politico. Potrebbe puntare alla presidenza della Provincia come candidato di riferimento per Fratelli d’Italia, ma ciò lo costringerebbe a lasciare il suo attuale incarico solo in caso di vittoria. In alternativa, potrebbe optare per una candidatura alle Regionali, sfidando figure già consolidate come Giannicola De Leonardis, la cui leadership nel centrodestra regionale è ormai radicata.

A complicare ulteriormente il quadro delle scelte, emergono voci su un possibile incarico ministeriale per Gatta a gennaio 2025, nell’ambito della gestione dei fondi del PNRR, un ruolo che sarebbe stato proposto dall’ex Ministro Raffaele Fitto. Se confermato, questo incarico potrebbe rafforzare la posizione di Gatta e offrirgli una piattaforma per ampliare il consenso, a patto che riesca a costruire una squadra capace di radicarsi sul territorio. Cosa che creerebbe problemi a De Leonardis che sarebbe per la seconda volta ostacolato,.Ricordiamo ai lettori di Youfoggia.com che De Leonardis doveva andare alla Camera dei Deputati,ma la scelta,non si sa se concordata o imposta dalla segreteria Nazionale è scesa su La Salandra, cosa che creo molti problemi sia alla base che regionali e Nazionale.

Il peso strategico del election day

Il grande election day del 2026 rappresenta una sfida unica, in cui il ritorno delle Province potrebbe giocare un ruolo decisivo. Le elezioni provinciali non saranno solo una questione locale, ma influenzeranno le dinamiche regionali e nazionali, offrendo ai leader emergenti o consolidati una nuova arena politica.

Per il Foggiano, queste elezioni saranno un test cruciale per valutare la forza dei movimenti civici, la capacità del centrosinistra di rinnovarsi e l’efficacia delle strategie del centrodestra. Nei prossimi mesi, le scelte dei leader politici e le alleanze che si formeranno definiranno non solo il futuro delle amministrazioni locali, ma anche gli equilibri del panorama politico pugliese.

L’orizzonte elettorale del 2026, con la sua complessità e le sue opportunità, si preannuncia come una sfida senza precedenti, dove ogni mossa politica potrà fare la differenza.

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