Bari:Le incongruenze della magistratura sull’inchiesta AMTAB dubbi e interrogativi
L’inchiesta sull’AMTAB, l’azienda di trasporto pubblico di Bari, ha portato alla luce importanti questioni legate alla gestione della municipalizzata, con accuse di infiltrazioni criminali e irregolarità amministrative. Tuttavia, le decisioni prese dalla Procura Distrettuale Antimafia (DDA) in merito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia De Santis sollevano perplessità e interrogativi.
Le dichiarazioni di De Santis
Il collaboratore di giustizia ha fornito informazioni dettagliate su presunte infiltrazioni mafiose nell’AMTAB, descrivendo come alcuni gruppi criminali influenzassero acquisti, assunzioni e gestione dei parcheggi pubblici. De Santis ha inoltre affermato che, in passato, vi sarebbe stato uno scambio di voti tra il clan Parisi e figure politiche di rilievo,nella campagna elettorale di Michele Emiliano e Antonio Decaro, ai tempi delle loro elezioni assessore.
Mentre la DDA ha ritenuto attendibili le dichiarazioni relative alla gestione dell’azienda di trasporto, che hanno portato ad approfondite indagini su falsificazioni nei concorsi, irregolarità negli acquisti e assunzioni sospette, le stesse dichiarazioni riguardanti presunti accordi elettorali sono state rigettate perché ritenute «prive di fondamento».
Un doppio standard?
La decisione della Procura di considerare valide solo alcune delle affermazioni di De Santis ha sollevato dubbi sulla coerenza del criterio adottato. Se il collaboratore è stato giudicato credibile per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose nella gestione dell’AMTAB, perché le sue dichiarazioni sulle presunte collusioni elettorali non sono state ritenute altrettanto attendibili?
Le domande si moltiplicano:
- Quali criteri sono stati adottati per stabilire la veridicità di alcune dichiarazioni rispetto ad altre?
- Se le affermazioni sulle infiltrazioni mafiose sono state considerate sufficientemente solide da avviare indagini approfondite, perché quelle sugli scambi di voti non meritano lo stesso approfondimento?
- Esiste una volontà di valutazioni sui fatti regati a determinate figure politiche da accuse potenzialmente esplosive?
Le implicazioni sull’opinione pubblica
Queste incongruenze alimentano sospetti e minano la fiducia nella magistratura, soprattutto in un contesto come quello barese, dove il rapporto tra politica e criminalità organizzata è storicamente oggetto di attenzione e preoccupazione. La percezione di una giustizia “a due velocità” rischia di compromettere il lavoro delle istituzioni e di indebolire la lotta contro le infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche.
Il caso AMTAB non riguarda solo un’azienda di trasporto pubblico, ma il più ampio tema della trasparenza e della coerenza delle indagini giudiziarie. La Procura Distrettuale Antimafia deve chiarire i criteri utilizzati per valutare le dichiarazioni di De Santis e spiegare i criteri di valutazione o lacune nell’approccio investigativo.
La città di Bari, i suoi cittadini e la stessa credibilità della giustizia italiana meritano risposte chiare e un’azione giudiziaria imparziale. In assenza di tali spiegazioni, il rischio è quello di lasciare spazio a dubbi e sospetti, minando ulteriormente la fiducia nelle istituzioni.