Dia di Foggia: presenta il calendario e descrive cinque anni di risultati nella lotta alla mafia economica

Dia di Foggia: cinque anni di risultati nella lotta alla mafia economica

Foggia, 11 dicembre 2024 – La Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Foggia, istituita ufficialmente nel febbraio 2020, si è affermata in questi quasi cinque anni come una presenza discreta ma incisiva nella lotta alla criminalità organizzata della Capitanata. Il suo lavoro si è concentrato sulla prevenzione e repressione, con risultati significativi soprattutto nel contrasto al potere economico delle mafie locali.

19 milioni di euro sottratti alle mafie

Un dato emblematico del successo della Dia foggiana è rappresentato dai circa 19 milioni di euro in beni patrimoniali sottratti alle associazioni criminali del territorio, cifra che sale a 30 milioni includendo le operazioni condotte in collaborazione con il Centro Operativo di Bari. Il comandante della Dia di Foggia, tenente colonnello Paolo Iannucci, spiega: “I soldi della criminalità sono doping per le aziende che li ricevono e veleno per la concorrenza. Le interdittive antimafia colpiscono un’azienda ma salvaguardano molte altre, creando un sistema economico più sano”.

Interdittive e monitoraggio dei grandi appalti

Dal 2020, la Dia di Foggia ha contribuito all’emissione di 103 interdittive antimafia da parte dei prefetti che si sono succeduti: Grassi, Esposito e Valiante. Solo una di queste è stata annullata dal Tar. Con l’arrivo del prefetto Valiante, grazie a una normativa aggiornata, sono stati introdotti anche provvedimenti di prevenzione collaborativa.

Particolare attenzione è stata rivolta ai grandi appalti, come quelli relativi ai cantieri ferroviari dell’alta velocità e al raddoppio della linea adriatica. Qui la Dia ha attivato protocolli di legalità che prevedono monitoraggi settimanali, inclusa la verifica dei dati delle società coinvolte, delle persone e dei mezzi impiegati. Fino a oggi, sono state analizzate circa 80 aziende.

Un lavoro interforze per una strategia mirata

La Dia opera attraverso una struttura interforze che integra le competenze di investigatori di diverse forze dell’ordine. Questa sinergia, secondo Iannucci, moltiplica le capacità operative: “Non seguiamo le emergenze. Questo ci consente di focalizzarci specificamente sulla criminalità organizzata, e in particolare sulla sua componente economica”.

Il cambiamento del tessuto economico e sociale

Grazie all’azione congiunta di Prefettura, forze di polizia e magistratura, il tessuto economico di Foggia mostra segnali di miglioramento. “Oggi molti boss sono detenuti, anche in regime di massima sicurezza, e si assiste a un effetto domino tra i collaboratori di giustizia, persino di alto profilo”, sottolinea Iannucci. Questo ha permesso di fare luce su dinamiche passate e di incidere sulle attuali strategie delle mafie.

Tuttavia, resta molto lavoro da fare. Secondo Iannucci, è essenziale aumentare la consapevolezza sociale per contrastare la “povertà culturale” che alimenta le mafie. La Dia di Foggia si pone così come una sentinella della legalità, pronta a proseguire il suo impegno per sostenere l’economia sana e costruire un futuro libero dalla criminalità organizzata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: