Operazione “Bloccare i Carabinieri e creare Caos nella notte ad Apricena un furto da professionisti scuote il centro storico

Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, Apricena è stata teatro di un assalto clamoroso e ben organizzato ai danni di una gioielleria situata nel cuore del centro storico. Un commando composto da 12 a 15 persone ha messo in scena un furto da manuale, caratterizzato da una pianificazione meticolosa e una determinazione feroce, che ha seminato il panico tra i cittadini.

L’assalto con pala meccanica e chiodi a quattro punte

Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi hanno utilizzato una pala meccanica per sfondare la vetrina della gioielleria. Per ostacolare ogni tentativo di inseguimento, hanno sparso chiodi a quattro punte lungo le strade circostanti e bloccato l’accesso alla caserma dei carabinieri con robuste catene chiuse da lucchetti per no fare uscire i mezzi militari. Un’operazione che ha richiesto non solo mezzi imponenti, ma anche un’organizzazione capillare e un’ampia conoscenza del territorio.Bloccare in cancello della caserma senza essere visti.

Violenza durante la fuga

Il furto non si è limitato al semplice assalto. Durante la fuga, il commando ha picchiato il figlio del titolare della gioielleria, accorso sul posto dopo che l’allarme era scattato. Inoltre, hanno minacciato alcuni residenti che, allarmati dai forti rumori, erano usciti in strada, e le guardie giurate arrivate sul luogo. La brutalità con cui i ladri hanno agito dimostra la loro determinazione a portare a termine il colpo, indipendentemente dalle conseguenze.

Un bottino ingente e molte domande

Sebbene il valore del bottino non sia stato ancora stimato con precisione, si parla di una cifra ingente. I ladri sono riusciti a portar via una grossa cassaforte, segno di un’operazione che non ha lasciato spazio all’improvvisazione. L’assalto è avvenuto alle 3:45 del mattino, e anche l’abitazione del gioielliere è stata bloccata con catene, impedendogli di intervenire.

Bloccare il cancello della caserma,uscita dei mezzi dei Carabinieri ,con catene e lucchetti.

Un secondo colpo nella stessa notte

Solo poche ore prima, un’altra rapina aveva scosso Apricena: una tabaccheria era stata presa di mira, con i malviventi che avevano sfondato la vetrata d’ingresso utilizzando un’automobile lanciata a tutta velocità a retromarcia come evidenziano le fotto pubblicate. Due colpi ravvicinati che suggeriscono una banda ben organizzata e pronta a tutto.

Indagini in corso

Il reparto investigativo del Comando Provinciale di Foggia è al lavoro per ricostruire la dinamica del furto e risalire ai responsabili. Gli investigatori stanno esaminando le riprese delle telecamere di sorveglianza della zona e delle aree periferiche, oltre a raccogliere testimonianze. Restano da chiarire molte domande: come i ladri siano riusciti a spostare un escavatore senza attirare l’attenzione, chi abbia fornito informazioni dettagliate sulla gioielleria e quali sopralluoghi siano stati effettuati.Certo che il metodo così organizzato non lascia dubbi c’è stata collaborazioni di gente del posto .

Un paese sotto shock

L’assalto ha lasciato Apricena sotto shock. I cittadini si interrogano sulla sicurezza del territorio e sulla capacità di una banda così numerosa di agire indisturbata. L’episodio evidenzia non solo la professionalità dei malviventi, ma anche la necessità di intensificare i controlli e garantire maggiore protezione alle attività commerciali.

Le indagini proseguono, ma una cosa è certa: Apricena non dimenticherà facilmente questa notte di caos e paura.

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