Operazione “Redivivi Imperium”: sgominata una banda di ladri d’auto nel Basso Tavoliere

Una vasta operazione congiunta di Polizia di Stato e Carabinieri, denominata “Operazione Redivivi Imperium”, ha portato questa mattina all’arresto di 15 persone e all’esecuzione di 26 misure cautelari complessive. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, si è concentrata su una rete criminale dedita al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli, operante principalmente nel Basso Tavoliere.

Un fenomeno radicato e organizzato

Secondo il procuratore Antonio Laronga, il furto di auto è diventato una vera piaga per il territorio, con la provincia di Barletta-Andria-Trani (Bat) che detiene il primato italiano per furti d’auto nel 2023, seguita dalla provincia di Foggia. Le auto rubate venivano smontate e i pezzi commercializzati sul dark web, su canali internet in chiaro e in mercati fisici sia in Italia che all’estero. Questo sistema clandestino generava un giro d’affari stimato in oltre un milione di euro.

Laronga ha sottolineato che i danni provocati dalla criminalità vanno oltre il furto diretto: “Il fenomeno aumenta i costi delle assicurazioni e crea un svantaggio competitivo per le imprese legali nel settore dei ricambi d’auto. Inoltre, riduce l’attrattività del territorio per chi viene da altre regioni”.

Struttura della banda

La magistrata Miriam Lapalorcia ha descritto l’organizzazione come un sistema suddiviso in “batterie” specializzate:

  • I ladri: incaricati di rubare le vetture e abbandonarle nelle campagne.
  • I tagliatori: operanti a Foggia, San Severo e Torremaggiore, responsabili dello smontaggio dei veicoli e della rimozione dei segni identificativi.
  • I capi: basati a Cerignola, che gestivano la rete di distribuzione dei pezzi rubati.

L’operazione, frutto di 260 intercettazioni e sopralluoghi in numerose campagne, ha portato alla scoperta di decine di carcasse di automobili.

Arresti e misure cautelari

In carcere sono finiti:

  • Antonio Dimmito, 57 anni, Cerignola;
  • Antonio Fuscaldi, 40 anni, Cerignola;
  • Leonardo Vurchio, 34 anni, Cerignola;
  • Aristide Carmine Mastrone, 58 anni, San Severo;
  • Pasquale Gassi, 36 anni, San Severo;
  • Paolo Pelullo, 45 anni, Foggia;
  • Gerardo Morra, 28 anni, Cerignola.

Ai domiciliari, tra gli altri:

  • Aurelian Gabriel Vladut, 46 anni, rumeno;
  • Angelo Antonio Pelullo, 72 anni, Foggia;
  • Savino Antonio Merotta, 35 anni, Cerignola.

Un problema oltre i confini locali

Laronga ha ricordato che l’organizzazione era attiva non solo in Puglia ma anche in regioni come Molise, Abruzzo e Marche, rendendo necessarie azioni concertate tra diverse autorità locali e nazionali. L’operazione di oggi si aggiunge ad altre significative azioni contro il crimine organizzato nel territorio, segnando un passo avanti nella lotta contro un fenomeno che ha radici profonde nel tessuto sociale ed economico della zona.

La conferenza stampa odierna ha evidenziato il ruolo cruciale della cooperazione tra forze dell’ordine e magistratura per colpire le “professionalità” criminali che alimentano il mercato nero.

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