Foggia:La Procura comunica “in merito alle indagini svolte sugli attacchi agli operatori sanitari Del Policlinico Riuniti si Confermano gli arresti”
Lo scorso 4 settembre, in seguito al decesso di Natasha Pugliese, 22enne di Cerignola, si verificò una violenta irruzione all’interno della zona operatoria del reparto di Chirurgia Toracica del Riuniti di Foggia ad opera di numerose persone, alcune delle quali minacciarono di morte e aggredirono il personale medico in servizio presso la struttura sanitaria, cagionando lesioni ad alcuni medici. Peraltro, nella esecuzione di tali condotte vennero anche danneggiati beni destinati al servizio pubblico sanitario.
Per tali fatti, la Procura della Repubblica di Foggia, al termine delle indagini, ha esercitato l’azione penale con richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di cinque familiari della giovane deceduta, contestando le fattispecie previste dagli artt. 340, 339 co.2, 612 co. 2, 635 co. 1 e 3, e 583 quater co. 2 c.p. Il procedimento è in attesa dello svolgimento dell’udienza preliminare, la cui data è stata già fissata.
Nel corso delle indagini la procura aveva avanzato richiesta di applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei cinque indagati (per quattro era stata richiesta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, per uno il divieto di avvicinamento alle persone offese ed ai luoghi dalle stesse abitualmente frequentati). Tale richiesta, però, è stata rigettata dal gip del Tribunale di Foggia per la ritenuta insussistenza di esigenze cautelari. Avverso tale rigetto la procura ha presentato appello al Tribunale della Libertà di Bari.
“La posizione degli imputati è al vaglio dell’autorità giudiziaria e che gli stessi non possono essere considerati colpevoli fino all’eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna”.