Foggia:Caso “False Attestazioni per Insegnare”L’Indagine della Procura di Foggia
Un sistema complesso e articolato di presunte irregolarità nel mondo dell’istruzione è stato smascherato dalla Procura di Foggia e sintetizzato in una dettagliata ordinanza firmata dalla Gip Bencivenga. Al centro delle accuse emergono false attestazioni lavorative finalizzate a ottenere punteggi indebiti per l’inserimento nelle graduatorie scolastiche. Una rete di complicità, composta da tre principali indagati e nove presunti “finti insegnanti”, è finita nel mirino degli inquirenti, portando agli arresti domiciliari e a diverse interdizioni.
I Protagonisti dell’Inchiesta
Tra i principali indagati figurano Antonietta Ruggieri, avvocata 52enne di Stornarella, il marito Carmelo Fiorilli, 54 anni, e Angela Rosa Ciotola, 35 anni, dirigente dell’Istituto paritario “Garibaldi” di Vairano Patenora (Caserta). Secondo le accuse, la Ruggieri avrebbe agito come intermediaria, mentre la Ciotola, in qualità di dirigente scolastica, avrebbe fornito supporto tecnico per la realizzazione di documentazione falsa. Tra le nove persone indagate vi sono altri residenti della provincia di Foggia e Caserta che, grazie alle false attestazioni, avrebbero beneficiato di punteggi non spettanti nelle graduatorie per l’insegnamento.
Le Accuse
Gli inquirenti sostengono che il sistema fosse orchestrato per produrre certificati falsi e comunicazioni ufficiali (Unilav) che attestavano, contrariamente al vero, rapporti di lavoro presso l’Istituto Garibaldi negli anni 2018-2022. Queste attestazioni avrebbero consentito agli indagati di acquisire illecitamente punteggi utili per scalare le graduatorie scolastiche, maturando così i titoli per l’insegnamento. Un meccanismo che, secondo gli investigatori, minava la regolarità dell’intero sistema scolastico.
Le Intercettazioni: L’Agitazione degli Indagati
Decisive per l’inchiesta sono state le intercettazioni ambientali e telefoniche, che hanno rivelato dettagli inquietanti. Dopo le notifiche dei Carabinieri, gli indagati, in particolare la coppia Ruggieri-Fiorilli, sarebbero stati colti in una situazione di evidente agitazione. L’ordinanza riporta come la coppia si sia subito attivata per elaborare una strategia difensiva comune, cercando di concordare una “falsa versione unitaria” con l’obiettivo di ostacolare le indagini. Una dinamica che, secondo la magistratura, conferma l’intento di coprire le irregolarità e depistare gli accertamenti in corso. Questo mette in gli inquirenti in stato di attenzione.
Le Conseguenze Giudiziarie
Le misure adottate dalla Procura sono state severe: arresti domiciliari per i principali responsabili e interdizioni per i presunti finti insegnanti. Tra gli indagati figurano:
- Federica Catucci (29 anni, Cerignola),
- Licia Nigro (48 anni, Stornarella),
- Nicola Monaco (44 anni, Stornarella),
- Donatella Quinto (41 anni, Stornarella),
- Alfredo Costa (35 anni, Stornarella),
- Giuseppe Pelullo (41 anni, Stornarella),
- Christian Fiorilli (21 anni, Cerignola, residente a Foggia),
- Lucia Longo (43 anni, Carapelle),
- Mariarita Michela Fiorilli (41 anni, Foggia).
Un Sistema da Smantellare
Il caso delle false attestazioni ha aperto un capitolo grave nel settore dell’istruzione, evidenziando le lacune nei controlli e le possibilità di sfruttamento illecito delle procedure. L’inchiesta della Procura di Foggia rappresenta un tentativo di riportare trasparenza e legalità in un ambito fondamentale per la società. Le prossime fasi del procedimento giudiziario saranno cruciali per stabilire responsabilità e definire le eventuali sanzioni.