Foggia: Inchieste, gestione commissariale e dubbi sulle decisioni amministrative

Nella città di Foggia, gli ultimi sviluppi rivelano un quadro complesso legato alla gestione delle decisioni amministrative durante il periodo di commissariamento del Comune di Foggia (2021-2023) e agli sviluppi successivi. Le indagini della Procura di Foggia e le critiche della cittadinanza e dell’opposizione puntano a fare chiarezza su scelte ritenute controverse, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia della gestione pubblica.

Gestione dei commissari e decisioni amministrative

Tra i temi più discussi emergono due questioni principali: il rinnovo contrattuale del servizio di igiene urbana e la gestione delle aziende municipalizzate come ATAF (trasporti) e AM Service srl. Entrambe le vicende affondano le radici nel periodo in cui il Comune di Foggia era sotto la guida di commissari straordinari, nominati dopo lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose.

La decisione più controversa risale al febbraio 2023, quando la commissaria straordinaria Marilisa Magno, in collaborazione con alcuni dirigenti, approvò il rinnovo del contratto per il servizio di igiene urbana, assegnandolo alla partecipata barese Amiu Puglia spa. Il contratto, del valore complessivo di 203 milioni di euro per nove anni, è stato descritto dalla stessa Magno come una scelta obbligata. Tuttavia, un’inchiesta aperta dalla Guardia di Finanza ha evidenziato presunte irregolarità e criticità, portando alle sue dimissioni e alla nomina di un nuovo commissario, Vincenzo Cardellicchio.

Le municipalizzate nel mirino

Indagini in corso e le domande della cittadinanza

Non solo l’igiene urbana, ma anche le aziende municipalizzate sono sotto esame. L’AMIU ha visto un aumento di spesa di 1,5 milioni di euro, sollevando dubbi sulla trasparenza dei contratti. Inoltre, le gestioni dell’ATAF e dell’AMGAS sono state contestate da diversi politici locali, in particolare per quanto riguarda i concorsi e i processi di selezione del personale.

Secondo indiscrezioni, l’indagine della Procura ha coinvolto personalità di spicco, tra cui l’ex dirigente urbanistica Concetta Zuccarino, il dirigente del Servizio ambiente Saverio Pio Longo e il direttore di Amiu Antonello Antonicelli. Gli esposti alla magistratura denunciano scelte considerate incongrue e irrazionali, suggerendo una gestione opaca anche durante il periodo commissariale, teoricamente guidato da criteri di legalità e trasparenza.

Critiche politiche e perplessità

Le polemiche politiche non mancano. L’opposizione, guidata dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero, ha sottolineato macroscopici errori amministrativi e una gestione documentale carente. Mainiero accusa inoltre la maggioranza e i commissari di scelte che avrebbero aggravato la percezione di scarsa trasparenza tra i cittadini.

La Puglia, secondo i dati riportati da YouFoggia e altri giornali locali, si conferma la regione con i costi di raccolta rifiuti più alti, alimentando ulteriormente il malcontento.

Che futuro ci aspetta?

Le domande restano aperte. Le indagini della Procura riusciranno a portare chiarezza o si rischia di alimentare ulteriori dubbi? La gestione commissariale, presentata come un’opportunità per risanare il Comune di Foggia, è davvero stata all’altezza delle aspettative?

La cittadinanza attende risposte concrete, nella speranza che gli errori del passato vengano corretti e che le decisioni amministrative future siano improntate a trasparenza, efficienza e legalità. Per ora, però, le polemiche e i sospetti continuano a dominare la scena.

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