Milano:Indagine su Rilascio Facile di Passaporti a Pregiudicati Coinvolto un Ex Super Poliziotto

Milano – È emerso un nuovo e preoccupante capitolo nell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano riguardo una rete di presunti “spioni” che avrebbero sottratto e venduto informazioni riservate. Tra le scoperte investigative figura una prassi definita di “rilascio facile” di passaporti anche a persone con precedenti penali o segnalazioni di polizia, nonostante le norme prevedano controlli più rigorosi o, in alcuni casi, addirittura il diniego del documento.

Gli atti dell’indagine evidenziano la “collaborazione e disponibilità pressoché totale” dell’ufficio competente presso il Commissariato di Rho, nel Milanese, che avrebbe facilitato il rilascio di questi passaporti sotto l’influenza di Carmine Gallo, un ex poliziotto di alto grado, ora agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, Gallo avrebbe sfruttato la sua posizione per agevolare il rilascio di passaporti a clienti e conoscenti, inclusi pregiudicati, in cambio di vantaggi o favori personali.

L’influenza di Carmine Gallo e il Commissariato di Rho

La figura di Gallo è al centro dell’indagine: descritto come un ex “super poliziotto” che avrebbe fatto leva sui contatti e sul potere acquisito negli anni per ottenere, anche in ambiti sensibili come quello del rilascio di documenti, favori personali. L’inchiesta della Dda milanese punta a verificare come Gallo sia riuscito a bypassare i rigidi controlli procedurali. Dalle intercettazioni emerge che il rilascio di passaporti sarebbe stato utilizzato da Gallo come “merce di scambio”, garantendo a pregiudicati e altri individui un documento di identità e di viaggio senza che venissero rispettate le normali verifiche di sicurezza.

L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di complicità che, secondo i magistrati, coinvolgerebbe anche personale del Commissariato di Rho, la cui “collaborazione” avrebbe permesso a Gallo di fornire i passaporti in tempi rapidi e senza adeguati controlli. Questa collaborazione, considerata dai magistrati come un segno di una “totale disponibilità” verso le richieste di Gallo, rappresenta uno dei punti critici dell’indagine.

Implicazioni e Sviluppi dell’Indagine

L’indagine della Dda di Milano si sta concentrando su come e fino a che punto le strutture istituzionali siano state piegate agli interessi di questa rete illecita. La pratica di bypassare le norme di sicurezza per il rilascio dei passaporti potrebbe avere ripercussioni di vasta portata, dato che garantire documenti a individui con precedenti penali rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale e internazionale.

L’ufficio della Dda sta valutando l’ipotesi di ulteriori complicità e verificando eventuali altre facilitazioni concesse a personaggi con legami criminali, per comprendere se il fenomeno sia circoscritto o rappresenti un problema più ampio.

Conseguenze e Preoccupazioni Istituzionali

Il caso solleva preoccupazioni significative per l’integrità delle procedure di sicurezza e dei controlli interni nelle forze di polizia. La gestione del rilascio dei passaporti è particolarmente delicata, e questa vicenda mette in luce falle potenzialmente sfruttabili da reti criminali organizzate.

Per Carmine Gallo, che ora si trova ai domiciliari, le accuse potrebbero aggravarsi, e il caso potrebbe portare a una revisione delle procedure di controllo per il rilascio di documenti come i passaporti. In un contesto in cui la lotta alla criminalità organizzata è una priorità nazionale, questa indagine rappresenta un segnale d’allarme e l’ennesimo richiamo alla necessità di una maggiore trasparenza e controllo all’interno degli apparati di sicurezza.

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