Foggia:Casa Rifugio e Centro per Minori Bloccati Aleasya costruzioni srl dei fratelli Bruno, Cita il Comune e Chiede Più di un Milione di Euro
La vicenda che vede contrapposti l’azienda Aleasya e il Comune di Foggia è destinata a protrarsi nelle aule giudiziarie. La società, attiva nel settore edilizio dal 2009, ha recentemente avviato una doppia causa contro il Comune, richiedendo un risarcimento superiore al milione di euro per presunte inadempienze contrattuali relative alla costruzione di una casa rifugio per donne vittime di violenza e di un centro aperto polivalente per minori.
Gli avvocati Giacomo e Roberta Valla rappresentano Aleasya, che ha citato in giudizio il Comune di Foggia presso il Tribunale della città pugliese. Le due udienze, fissate rispettivamente per il 30 dicembre e il 2 gennaio 2025, riguardano l’appalto per la casa rifugio e quello per il centro polivalente per minori. L’azienda sostiene che i contratti, stipulati nel 2019, siano stati lesi da parte del Comune e chiede pertanto la loro risoluzione e un risarcimento di circa 570.909,54 euro per la casa rifugio e 556.851,44 euro per il centro per minori, con l’aggiunta di IVA e interessi.
Il Comune Risponde alle Accuse
Dal canto suo, il Comune di Foggia respinge le accuse mosse da Aleasya Costruzioni srl, ritenendo le richieste dell’impresa infondate. L’amministrazione ha infatti scelto di costituirsi in giudizio per difendere il proprio operato e la propria immagine pubblica, che rischia di essere compromessa dalle affermazioni dell’azienda circa una presunta inerzia nella gestione degli appalti. La risposta del Comune sottolinea la volontà dell’ente di dimostrare l’effettiva regolarità delle proprie azioni e di tutelare i fondi pubblici investiti nei progetti.
Le Interdittive Antimafia e i Ricorsi in Sede Amministrativa
Questa controversia si inserisce in un contesto legale già complesso. A novembre 2023, infatti, Aleasya Costruzioni srl era stata colpita da un’interdittiva antimafia, emessa a seguito di accertamenti amministrativi. Tale provvedimento era stato successivamente confermato dalla Prefettura a marzo 2024, a seguito di un riesame richiesto dalla società stessa. Tuttavia, il TAR Puglia ha annullato l’interdittiva a luglio, accogliendo il ricorso dell’impresa.
Parallelamente a questo percorso legale, Aleasya Costruzioni srl ha impugnato la risoluzione dei contratti d’appalto davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, contestando anche l’incameramento delle cauzioni definitive per oltre 50mila euro da parte del Comune. A gennaio 2024, i giudici amministrativi hanno sospeso l’esecuzione dei provvedimenti di revoca dei contratti, concedendo un’ulteriore opportunità di esaminare la questione dell’interdittiva. Tuttavia, il giudizio definitivo su tale ricorso è ancora pendente, con un’udienza fissata per il 12 febbraio 2025. Nel frattempo, a settembre, Aleasya Costruzioni srl ha depositato nuovi documenti per rafforzare la propria posizione.
Lo Stato dei Lavori e il Futuro dei Progetti
I lavori per la realizzazione della casa rifugio e del centro per minori sono quasi ultimati e il valore complessivo degli interventi si aggira attorno a 450mila euro per il centro polivalente e oltre 700mila euro per la casa rifugio. Entrambi i progetti sono finanziati tramite fondi Por Puglia 2014-2020, un programma di sostegno allo sviluppo regionale.
Questa disputa potrebbe avere ripercussioni significative sull’effettiva apertura delle strutture, destinate a fornire servizi essenziali per la comunità. La casa rifugio, in particolare, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le donne vittime di violenza, mentre il centro polivalente è concepito per offrire sostegno e attività educative ai minori.
La conclusione di queste controversie, sebbene ancora lontana, sarà determinante per il futuro di questi importanti progetti sociali.