Bari:Inchiesta “Codice Interno” e Futuro del Comune di Bari Le Dichiarazioni di Gasparri
Il senatore Maurizio Gasparri, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato e membro della Commissione Antimafia, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alle indagini in corso sul Comune di Bari e le sue partecipate. L’inchiesta “Codice Interno”, avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha gettato luce su possibili infiltrazioni mafiose negli ambienti politici e imprenditoriali locali, portando alla formazione di una commissione d’accesso che sta valutando l’ipotesi di scioglimento del Comune per mafia.
Le Dichiarazioni di Gasparri: “Per Molto Meno, Altri comuni pugliesi Sono Stati Sciolti”
Intervenuto in un recente evento a Bari, Gasparri ha commentato il delicato momento che attraversa il Comune: “Io faccio parte anche della Commissione Antimafia, e quello che ho visto è sufficiente per assumere qualsiasi decisione. La fortuna del Comune di Bari è che non spetta a me prendere la decisione”. Con questo, il senatore ha voluto sottolineare la gravità della situazione e l’importanza di interventi istituzionali incisivi, senza però esprimere giudizi diretti in quanto parlamentare.
Richiamando il precedente del Comune di Foggia, sciolto per infiltrazioni mafiose con prove che Gasparri definisce “molto meno gravi”, ha evidenziato la discrepanza di trattamento tra diverse realtà locali. “In altri comuni italiani per molto meno si è deciso lo scioglimento”, ha dichiarato, sollecitando una riflessione sui tempi e sui criteri decisionali adottati nelle situazioni di presunta infiltrazione criminale.
Amore per Bari o Difesa dell’Amministrazione?
Nel corso del suo intervento, Gasparri ha espresso chiaramente il suo affetto per Bari, distinguendolo tuttavia dal sostegno all’attuale amministrazione locale. “Io amo la città di Bari e non si deve confondere l’amore per la città con la difesa delle amministrazioni e delle municipalizzate”, ha dichiarato, rispondendo a chi potrebbe interpretare le sue critiche come un attacco alla città stessa. “Noi difendiamo Bari da queste situazioni”, ha aggiunto, evidenziando come le sue osservazioni siano rivolte non a screditare la città, ma a richiamare l’attenzione sulle problematiche emerse.
Il Lavoro della Commissione d’Accesso e la Lentezza delle Decisioni
La commissione d’accesso, istituita dopo l’emergere dell’inchiesta “Codice Interno”, ha il compito di valutare la presenza di infiltrazioni mafiose nelle attività amministrative del Comune di Bari. L’inchiesta ha rivelato presunti legami tra figure di rilievo politico e clan mafiosi, con un quadro complesso di intrecci tra politica, criminalità organizzata e imprenditoria locale. Nonostante ciò, il senatore Gasparri ha espresso perplessità riguardo ai tempi delle decisioni: “Cosa succederà oggi alla luce di tutti questi elementi? Perché il Ministero ci mette tutto questo tempo?”.
Dal suo punto di vista, nonostante le recenti elezioni che hanno visto l’elezione di Leccese alla guida dell’amministrazione, ci si trova in una situazione di incertezza, con una squadra amministrativa operativa ma in attesa di una decisione definitiva. Gasparri ha anche accennato a una certa “bonomia” o tolleranza mostrata da alcuni organi locali, auspicando che le autorità centrali siano più incisive nel prendere una posizione chiara per tutelare la legalità e il buon governo.
Il Futuro di Bari: Verso una Decisione Decisiva?
Le parole del senatore Gasparri rivelano l’esigenza di fare chiarezza in tempi brevi. L’inchiesta della DDA e il lavoro della commissione d’accesso stanno facendo emergere un quadro complesso, e la possibilità di un’eventuale scioglimento del Comune è sempre più concreta. La decisione finale sarà nelle mani del Ministero dell’Interno, che dovrà stabilire se la situazione amministrativa a Bari rappresenti un rischio per l’integrità e la legalità delle istituzioni locali.
In attesa della decisione, le dichiarazioni di Gasparri aggiungono ulteriore peso a una vicenda già complessa e riflettono l’importanza di un controllo rigoroso sulla gestione degli enti locali, soprattutto in contesti vulnerabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata.