Foggia:”Sorpresa”in Comune Arrivano i Carabinieri nella Commissione Affari Generali e Attività Economiche
Ieri mattina ha preso tutti in contropiede l’arrivo dei Carabinieri del Comando Provinciale al terzo piano di Palazzo di Città, dove si trova la sede della Commissione consiliare permanente “Affari generali e Attività economiche”. La notizia di una richiesta di documentazione da parte dell’Arma si è rapidamente diffusa nei corridoi di corso Garibaldi, generando stupore tra i presenti e alimentando voci su un possibile esposto che avrebbe potuto dare origine all’intervento dei militari.
L’attenzione degli inquirenti si è concentrata sull’acquisizione di documenti, in particolare relativi a permessi retribuiti e rimborsi ai datori di lavoro. Gli accertamenti, secondo quanto trapelato, hanno riguardato esclusivamente la commissione presieduta da Mino Di Chiara, esponente del Partito Socialista Italiano.
La commissione in questione è composta, oltre al presidente Di Chiara, da diversi consiglieri di opposizione e maggioranza: Nunzio Angiola (FoggiaPiù), Luigi Fusco (indipendente), Stefania Rignanese (Psi), Lia Azzarone (Pd), Achille Capozzi (Con Foggia), Mario Dal Maso (M5S) e Mario Cagiano (Pd). Di recente, la commissione aveva visto la sostituzione del segretario, un avvicendamento che tuttavia non sembrerebbe collegato alle verifiche in corso.
L’ispezione ha sollevato un certo sconcerto tra gli addetti ai lavori e i membri della commissione. Le riunioni delle Commissioni consiliari, che da quest’anno sono aperte al pubblico grazie a nuove modifiche regolamentari, devono avere una durata minima di un’ora, e i consiglieri hanno diritto al gettone di presenza solo se partecipano per almeno mezz’ora. Le norme consentono ai consiglieri che sono lavoratori dipendenti di assentarsi dal posto di lavoro per partecipare alle riunioni del Consiglio comunale e delle commissioni, per il tempo effettivo della seduta, con una pausa concessa per gli spostamenti necessari.
Il controllo sui permessi e i rimborsi suggerisce una verifica puntuale sull’osservanza di queste regole, potenzialmente a seguito di segnalazioni riguardanti un uso improprio di tali prerogative. Tuttavia, al momento non è chiaro se ci siano irregolarità o se si tratti di una semplice attività di routine da parte delle forze dell’ordine.
La visita dei Carabinieri rappresenta comunque un momento delicato per la vita politica locale, e tutti gli occhi sono puntati sui prossimi sviluppi delle indagini.