Foggia: Operazione Mare e Monti, Il ruolo decisivo del boss pentito Marco Raduano

L’Operazione Mare e Monti, condotta dalle Forze dell’Ordine italiane, ha segnato una delle più importanti operazioni contro la criminalità organizzata del Gargano, grazie al contributo determinante di Marco Raduano, noto boss viestano. Raduano, capo di un clan attivo nel traffico di droga e nelle estorsioni, è divenuto una figura chiave dopo la sua cattura e collaborazione con le autorità.

Raduano era evaso in modo spettacolare dal carcere di Nuoro il 24 febbraio 2023, facendo scalpore per l’audacia dell’azione, ma la sua fuga è terminata quasi un anno dopo, quando il 2 febbraio 2024, i Carabinieri del ROS lo hanno rintracciato e arrestato in Corsica, dove si nascondeva per sfuggire alla giustizia. Questo arresto ha segnato l’inizio di una svolta inaspettata: Raduano ha deciso di collaborare con le forze dell’ordine, offrendo informazioni vitali sugli affari della malavita garganica.

Il contributo di Raduano, dopo la sua decisione di pentirsi, ha permesso di smantellare una rete criminale che operava tra le aree montane del Gargano e il litorale, da cui il nome Operazione Mare e Monti. La sua conoscenza approfondita dei traffici illegali e delle dinamiche interne del clan ha dato agli inquirenti una mappa dettagliata delle operazioni criminali, consentendo arresti e sequestri di grande rilevanza.

I risultati dell’operazione sono stati significativi, con la neutralizzazione di diverse figure di spicco nel panorama mafioso locale, il sequestro di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e la liberazione di numerosi territori dalle pressioni estorsive che opprimevano imprenditori e commercianti. Le rivelazioni di Raduano hanno anche gettato luce su altri aspetti finora oscuri della criminalità organizzata garganica, compresi i legami con gruppi criminali internazionali attivi in Corsica e nel Mediterraneo.

L’Operazione Mare e Monti si distingue non solo per l’impatto operativo, ma anche per la sua valenza simbolica: la scelta di un personaggio come Marco Raduano, fino a poco tempo prima ritenuto uno degli uomini più pericolosi e inafferrabili del Gargano, di collaborare con la giustizia rappresenta un segnale importante di cedimento nelle strutture mafiose, che raramente assistono a pentimenti di questo livello.

Le autorità italiane continuano a monitorare e sviluppare le informazioni ottenute da Raduano, con la speranza di assestare ulteriori colpi alla criminalità organizzata del sud Italia. Resta da vedere se la collaborazione del boss pentito potrà portare a una vera destabilizzazione delle reti mafiose del Gargano, ma l’operazione resta, senza dubbio, un passo avanti fondamentale nella lotta contro la mafia locale.

Marco Raduano, da spietato latitante a collaboratore di giustizia, ha dimostrato quanto il sistema criminale possa essere vulnerabile quando le figure di potere decidono di voltare le spalle alla loro organizzazione.

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